4 giu 2020
Pitti: saltano le edizioni 2020 delle fiere fisiche, tutte le energie sulla piattaforma Connect
4 giu 2020
Poche adesioni confermate e continue difficoltà economiche per le aziende della moda e del lusso. Ecco allora che nella serata di giovedì 4 giugno il Consiglio di Amministrazione di Pitti Immagine, presieduto da Claudio Marenzi, ha rivelato la scelta di annullare i suoi appuntamenti fieristici fisici 2020: Uomo, Bimbo, Filati, Fragranze, Super.
Dopo ampio confronto, sulla base delle informazioni fornite dall’Amministratore Delegato Raffaello Napoleone e dal Direttore Generale Agostino Poletto, il CdA ha infatti dovuto prendere atto dell’insufficiente numero di conferme di partecipazione e dello stato di perdurante difficoltà delle aziende, deliberando quindi il rinvio delle fiere fisiche al gennaio 2021.
Il mandato del Board è di concentrare per questa estate tutte le energie sulla versione interamente digitale dei saloni aperta a tutti gli espositori, considerati anche i notevoli investimenti effettuati per il varo della piattaforma Pitti Connect (attiva e visitabile a partire da fine giugno/prima settimana di luglio ed estesa fino a tutto settembre), che Pitti Immagine definisce già capace di registrare consenso e interesse tra gli operatori.
“E’ una decisione dolorosa ma inevitabile”, ha commentato in una nota Claudio Marenzi, presidente di Pitti Immagine, “dettata dalle condizioni di difficoltà operativa ed economica in cui si trovano la maggior parte delle aziende manifatturiere e quelle di distribuzione - i negozi, i department store - e dalle incertezze che tuttora permangono sulle modalità di spostamento da una nazione all’altra, comprese le disposizioni sulle quarantene, che ovviamente condizionano pesantemente i piani dei compratori internazionali”.
“Aggiungo che la prolungata assenza di certezze su sostegni economici governativi ed europei a fondo perduto per la partecipazione a fiere ha inciso molto sulle decisioni degli espositori”, ha continuato Marenzi. “La recentissima approvazione del decreto sulla 394/81 è finalmente un buon segnale, anche se lo sarà soprattutto a partire dal prossimo autunno. […] Al dispiacere per ciò che questa situazione significa per il sistema industriale della moda si aggiunge il rammarico di non poter contribuire con la capacità attrattiva dei saloni, già in estate, alla ripartenza di Firenze, che nel frattempo fra tante difficoltà sta reagendo con forza e solidarietà per costruire le basi di una sicura ripartenza”.
“Adesso puntiamo tutte le nostre risorse sui saloni digitali Pitti Connect”, ha puntualizzato l’AD Raffaello Napoleone, “per i quali un decisivo aiuto ci arriva dai fondi dell’Agenzia ICE”. Per Napoleone, gli ultimi “sono stati tre mesi di lavoro appassionato e senza risparmio da parte di tutta Pitti Immagine, con la coscienza di non aver tralasciato niente”. Il dirigente non ha escluso “che da luglio a settembre si riesca a dare un contributo alla ripartenza della città, con progetti o eventi autonomi ma coerenti con la nostra politica”.
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