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18 nov 2020
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Pitti Immagine: Uomo, Bimbo e Filati spostati e organizzati insieme in febbraio

Pubblicato il
18 nov 2020

Il Consiglio d’Amministrazione straordinario di Pitti Immagine presieduto da Claudio Marenzi, riunitosi in videoconferenza martedì 17 novembre, ha infine deciso per il posticipo dei saloni dato ormai per certo dalle insistenti voci di corridoio degli ultimi giorni. Le edizioni invernali dei saloni di Pitti Immagine (Uomo, Bimbo e Filati) si spostano tutte da inizio gennaio al 21-23 febbraio 2021, svolgendosi dunque insieme a Firenze, lungo l’asse Fortezza da Basso-Stazione Leopolda, mantenendo comunque il fuoco sulle loro singole identità.

Pitti Immagine


Saranno tre giorni straordinari di fiere, eventi speciali, installazioni e live digital, promette l’organizzatore fieristico fiorentino in un comunicato, che parla di scelta di sistema per consolidare il calendario italiano delle presentazioni moda e valorizzare le qualità e l’integrazione della filiera.
 
“All’indomani dell’ultimo DPCM che prorogava sino al 3 dicembre la sospensione delle fiere internazionali”, dice Claudio Marenzi nella nota, “abbiamo iniziato a riflettere sulle reali possibilità di organizzare i saloni a partire dal 12 gennaio, data stabilita per l’Uomo, valutando molto esiguo il margine temporale e troppo incerta la situazione. Abbiamo anche ricevuto sollecitazioni da parte di espositori e compratori che chiedevano più tempo per presentare le collezioni e organizzare la presenza a Firenze. Di fronte a queste esigenze, sentite tanto da noi quanto dal mercato, abbiamo deciso di posticipare di cinque settimane l’inizio del ciclo e di pensare a una formula innovativa per l’insieme dei saloni, con l’auspicio e la fiducia che nel frattempo siano ristabilite le condizioni e le autorizzazioni per svolgere gli eventi fieristici”. 

“Nell’individuare le nuove date e nel progettare un appuntamento all’altezza della fase eccezionale che stiamo vivendo”, prosegue Marenzi, “abbiamo seguito tre criteri: collocarci in un periodo utile per le campagne vendita, preservare l’identità di ciascuna manifestazione e, al tempo stesso, dare un segnale forte di sistema, sia sul fronte della filiera produttivo-commerciale (valore specifico della moda italiana), sia su quello del calendario italiano delle presentazioni moda”.
 
Da quest’ultima constatazione deriva dunque la decisione di organizzare le manifestazioni nei tre giorni precedenti l’apertura della fashion week di Camera della Moda a Milano. “Siamo sicuri di avere così un forte consenso anche da parte delle istituzioni nazionali, come il Maeci e l’Ice che ci hanno garantito un significativo appoggio, e di quelle locali”, aggiunge Claudio Marenzi.
 
“Siamo consapevoli che intorno alla terza decade di febbraio la campagna vendita delle collezioni sarà già in fase avanzata”, sottolinea poi Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, “ma sappiamo che ci saranno comunque buoni margini di portafoglio per i compratori, soprattutto per chi sente la necessità di avere un contatto fisico, accurato, con i prodotti di pregio manifatturiero e stile. Non solo: apriremo in buon anticipo agli espositori la piattaforma digitale Connect, su cui abbiamo lavorato assiduamente in questi ultimi mesi per potenziare la raccolta ordini e ampliare la copertura editoriale”.
 
Napoleone ricorda che Pitti Immagine sta organizzando una grande promozione del proprio sistema commerciale online e che ha già predisposto tutte le misure di sicurezza necessarie, dal controllo agli ingressi alla pianificazione delle visite agli stand, da una progettazione degli allestimenti che tenga conto del distanziamento alla sanificazione continua. “Un impegno su cui non ci siamo risparmiati”, puntualizza.
 
“Abbiamo dovuto ragionare in un modo molto diverso dal solito”, conclude nel comunicato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, che specifica come nei prossimi giorni sarà messa a punto la collocazione delle tre fiere negli spazi espositivi. La principale novità anticipata da Poletto è che “la Fortezza ospiterà anche un intenso programma di eventi e presentazioni moda, prodotti da ospiti e da una selezione degli stessi espositori, oppure dedicati a progetti speciali dei tre saloni”.
 
E la stessa contaminazione la sperimenterà la Stazione Leopolda “che, grazie alle sue dimensioni e disposizione delle aree, insieme alla vocazione di luogo per mostre e sfilate, potrebbe anche aprirsi a iniziative più di carattere commerciale”, chiude Poletto.

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