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4 lug 2021
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Pitti Immagine: i saloni estivi attirano a Firenze quasi 8.000 operatori del settore

Pubblicato il
4 lug 2021

La moda italiana riparte da Firenze, con le prime edizioni fisiche dei saloni di Pitti Immagine dopo la pandemia, che hanno riunito nel capoluogo toscano circa 8.000 operatori.
 

Pitti Immagine: i saloni estivi attirano a Firenze quasi 8.000 operatori del settore


“Abbiamo fatto lavorare circa diecimila persone in totale sicurezza in questa settimana e questo è il primo grande risultato che voglio mettere in evidenza”, ha dichiarato Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine. “I saloni Pitti sono stati i primi, tra i grandi appuntamenti internazionali della moda, a riaprire. Abbiamo fatto da apripista e da modello. Stazione Leopolda per Pitti Filati, poi Fortezza da Basso per Pitti Uomo e Pitti Bimbo, sono stati gli spazi fisici e insieme i luoghi simbolo di una ripartenza della moda agognata davvero da tutti: espositori, compratori, giornalisti e ovviamente noi organizzatori, insieme a tutti coloro i quali concorrono alla realizzazione e al buon funzionamento dei saloni Pitti, inclusi i servizi cittadini”.
 
Pitti Filati, che si è svolto dal 28 al 30 giugno alla Stazione Leopolda assieme a Vintage Selection, ha registrato la presenza di oltre 1.700 tra buyer (in particolare da Francia, Germania e USA) e operatori del settore, mentre Pitti Uomo e Bimbo, svoltisi contemporaneamente in Fortezza da Basso dal 30 giugno al 2 luglio, ha attirato 6.000 visitatori, di cui oltre 4.000 buyer, provenienti per il 30% dall’estero.

Oltre che dai Paesi europei (in particolare Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Austria, Olanda, Belgio, Russia, Polonia, Grecia e Portogallo), sono arrivati compratori dagli Stati Uniti (trainati dai grandi department store come Bergdorf Goodman e Neiman Marcus), da Canada e Turchia, e hanno partecipato anche i rappresentanti europei dei principali department store e gruppi retail di Cina, Hong Kong, Giappone e Corea, Paesi dai quali ancora non è possibile spostarsi.
 
Ognuno dei saloni ha registrato alcune specificità, come sottolinea il Direttore Generale di Pitti Immagine Agostino Poletto: “Filati, con tutte le ovvie differenze del caso, compresi spazio (per la prima volta in Leopolda) e nuovi allestimenti, è come ripartita da dove si era interrotta; Bimbo si è presentata con la veste di un progetto speciale, concentrando le proposte in un allestimento speciale sul modello di merchandising di uno specialty store; Uomo ha puntato le carte su una forte presenza del classico contemporaneo, sullo sportswear e sui giovani designer che lavorano sulla sostenibilità e la responsabilità con un approccio personale e olistico”.
 
Nel comunicato stampa diramato, Pitti Immagine lascia la parola ad alcuni protagonisti tra gli espositori presenti ai saloni. Per quanto riguarda Pitti Uomo, Claudio Marenzi, titolare di Herno, ha commentato: “L’atmosfera è stata fantastica. La partecipazione degli operatori è stata ridotta ma molto qualificata. Tornare a Pitti in presenza per noi era fondamentale: il nostro è un settore che non si può ridurre solo al digitale, che è importante certo, e lo sarà ancora di più, ma la moda vende capi e oggetti fisici, c’è una parte estetica che si può presentare anche digitalmente, ma per la parte tattile e per il contatto umano è fondamentale essere dal vivo”.
 
Su Pitti Bimbo si è espresso, tra gli altri, Giovanni Basagni, fondatore e Presidente di Miniconf: “Siamo felici di aver scelto di essere presenti in questa prima edizione di Pitti Bimbo nuovamente in modalità fisica. Come azienda italiana che da 48 anni si dedica all’abbigliamento per bambini e ragazzi con un portfolio di brand diversi, crediamo sia fondamentale sostenere la manifestazione che più di tutte rappresenta un’eccellenza italiana, e una vetrina di intermediazione e riferimento per la moda bambino a livello internazionale. Ci siamo e ci saremo con nuovi e importanti progetti”.
 
Infine per quanto riguarda Pitti Filati, Piergiorgio Cariaggi, titolare di Lanificio Cariaggi, ha sottolineato: “Il ritorno alla fiera fisica è stato importante. Si pensava a un afflusso limitato, ma siamo rimasti molto soddisfatti e sorpresi della visita di stranieri, davvero molti, anche americani. Abbiamo sempre partecipato alla manifestazione, non potevamo mancare: fa parte del nostro essere, del nostro vivere aziendale corrente”.
 
“La temperatura emotiva della riapertura si è saldata al programma organizzato per celebrare la 100esima  edizione di Pitti Uomo, sentita da tutti come traguardo e nuova linea di partenza. Siamo felici e orgogliosi dell’attenzione che il Sindaco e il Governo hanno voluto riservarci proprio in quest’occasione, con le presenze dei ministri Giorgetti e Di Maio, quest’ultimo impegnato in un tour conoscitivo all’interno della manifestazione, particolarmente gradito dagli espositori che hanno potuto confrontarsi direttamente con lui”, conclude Napoleone. “Ma sono ugualmente felice degli eventi che hanno contribuito ad animare l’edizione 100: il progetto Sustainable Style, sezione espositiva e sfilata; la performance intensa e poetica del giovane designer sudafricano Thebe Magugu; la collaborazione con il prestigioso LVMH Prize; i live shooting realizzati in Fortezza; il programma di incontri e conversazioni con il sostegno di Unicredit e altro ancora. Insomma, non abbiamo rinunciato alla nostra strategia, neppure stavolta”.

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