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Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
5 gen 2023
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Pitti Uomo e la Fashion Week di Milano aprono una stagione maschile molto "british"

Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
5 gen 2023

L'Italia dà il via alla maratona della moda maschile per l'autunno-inverno 2023/24, prima a Firenze con Pitti Uomo, dal 10 al 13 gennaio, poi a Milano con la Fashion Week dal 13 al 17 gennaio. Una settimana intensa, caratterizzata soprattutto dall'arrivo di diversi giovani designer d'Oltremanica e da grandi ritorni nel calendario milanese, come Gucci, Zegna e K-Way.
 

Un look primavera/estate 2023 - Martine Rose


Il salone di riferimento per il menswear annuncia 789 espositori, di cui 311 provenienti dall'estero (il 40%), e una serie di eventi previsti per la maggior parte nella Fortezza da Basso, che ospita la manifestazione. Ci saranno inoltre progetti internazionali legati a Giappone, Nord Europa e Finlandia , come il terzo episodio di "Palazzo Finlandese" organizzato dal salone, che questa volta prevede una serata di "moda, musica e gastronomia" ideata da Vain, label dal mood dark-gothic fondata nel 2019 da Jimi Vain,
 
Nel programma anche il designer belga Jan-Jan Van Essche, nato ad Anversa e laureato nel 2003, da sempre sostenitore di una moda comoda e genderless, che mette in risalto la ricerca dei materiali e le tecniche artigianali. Invitato in qualità di Designer Project, organizzerà per l'occasione la primissima sfilata del suo brand, mercoledì 11 gennaio nel chiostro di Santa Maria Novella. In contemporanea, lo stesso giorno, lo stilista di Tolosa Pierre-Louis Mascia, regolarmente presente a Pitti Uomo, svelerà la sua nuova collezione con una speciale installazione a Palazzo Antinori.

Martine Rose, Guest Designer di Pitti Uomo 2023
 
Ma la star di questa 103esima edizione sarà la Guest Designer Martine Rose, che sfilerà il 12 gennaio nella Loggia del Mercato Nuovo, o "del Porcellino", come è soprannominato questo ex mercato fiorentino del XVI secolo. Da quando il patron di Louis Vuitton, Michael Burke, è stato avvistato in prima fila alla sua sfilata londinese, la stilista inglese di origine giamaicana, considerata una delle migliori designer del momento, si è trovata sotto i riflettori ed è considerata come potenziale candidata per succedere a Virgil Abloh da Louis Vuitton Homme.
 
La stilista 41enne ha una grande esperienza alle spalle. Laureata alla Middlesex University nel 2002, ha sviluppato il proprio marchio di abbigliamento maschile dal 2007, iniziando con una linea di camicie. Fan dei volumi smisurati molto prima che diventassero di moda, con il suo stile sport, street e workwear, che attinge alle sottoculture e con un pizzico di spirito anni ‘90, è abbastanza vicina al linguaggio di Virgil Abloh. Come il compianto stilista americano, anche lei è apprezzata da rapper e celebrità (Drake, ASAP Rocky o Rihanna, per citarne alcuni), e ha realizzato diverse collaborazioni con Nike. Nel suo CV c'è anche un periodo di tre anni, tra il 2015 e il 2017, presso Balenciaga, come consulente per il prêt-à-porter maschile al fianco del direttore artistico Demna Gvasalia.


Un look del designer inglese che sfilerà per la prima volta a Milano - Charles Jeffrey Loverboy


Un altro britannico sarà sotto i riflettori a Firenze. Si tratta di Luke Edward Hall, che ha immaginato per il suo brand Château Orlando un'installazione all'interno della Fortezza, nella Sala delle Nazioni. Presente per la prima volta in assoluto a Pitti, questo “tuttofare” (è anche interior designer e scrive per il Financial Times), che ha lavorato per Burberry e Liberty, ha lanciato il suo marchio di maglieria nel febbraio 2022. Si è fatto notare a Parigi presentando i suoi maglioni e cardigan dai motivi colorati, di ispirazione vintage, con un pop-up a Le Bon Marché prima a febbraio e poi a dicembre.
 
Charles Jeffrey Loverboy sfila per la prima volta a Milano
 
Lo scorso giugno la Guest Designer di Pitti Uomo è stata Grace Wales Bonner, preceduta nelle stagioni precedenti da Craig Green e Jonathan Anderson. La scena moda italiana sembra decisamente essere diventata in pochi anni la meta ideale per i giovani talenti inglesi in cerca di buyer internazionali, che non si accontentano più di presenziare a Firenze, ma arrivano con forza anche sulle passerelle milanesi. Come la tanto attesa sfilata di Charles Jeffrey Loverboy, prevista domenica 15 gennaio a Milano.
 
Formatosi alla Central Saint Martins School e passato per gli atelier di Dior, il designer scozzese (32 anni) ha fondato la sua maison Loverboy nel 2015, facendosi subito notare per la sua grande tecnica, la sua esuberante creatività e i suoi look provocatori dai colori accesi. Da quando ha iniziato a sfilare a Londra, ha continuato ad accrescere la sua reputazione con il suo fantastico universo nutrito di cultura club e queer. Nel 2021 il brand è entrato a far parte della piattaforma Tomorrow Ltd, che ha acquisito una quota del suo capitale; lo scorso giugno ha debuttato nel calendario milanese con una presentazione digitale.
 
Il debutto fisico di Charles Jeffrey Loverboy sulle passerelle lombarde sarà dunque domenica 15 gennaio e si può considerare l'unica grande novità di questa Fashion Week milanese. Seguirà un'altra sfilata altrettanto attesa, quella dell'irlandese Jonathan Anderson, che dopo aver optato per Parigi, è approdato alla settimana milanese la scorsa stagione. A lui si aggiunge il brand anglo-italiano JordanLuca, in piena ascesa dopo un anno che sfila a Milano. Lo show del marchio di streetwear couture, fondato a Londra nel 2018 da Jordan Bowen e Luca Marchetto, è in programma il 14 gennaio.
 

Le sfilate milanesi si terranno dal 13 al 17 gennaio - Ansa


Per il resto, la Fashion Week di Milano presenta per questa stagione un format ridotto, con 21 sfilate contro le 25 dello scorso giugno. Può però contare su grandi ritorni, come Gucci, che dopo tre anni torna sulle passerelle maschili e apre la kermesse venerdì 13 gennaio. Prima sfilata della maison dopo la recente partenza del suo direttore artistico Alessandro Michele, non mancherà di attirare l'attenzione. Dopo aver saltato a giugno, anche K-Way torna nel capoluogo lombardo con uno show sabato 14, mentre Zegna, che lo scorso giugno aveva deciso di sfilare nella sua sede piemontese di Trivero, chiuderà la settimana lunedì 16.
 
Ma Milano deve fare i conti anche con numerose defezioni, a cominciare da Versace, che salterà anche la Fashion Week donna di febbraio, avendo scelto di svelare le sue collezioni donna e uomo autunno-inverno 2023/24 a Los Angeles il prossimo 10 marzo. Plein Sport ha optato per un evento con una serata speciale sabato 14 gennaio, mentre Moschino salta la settimana maschile e presenterà le sue novità per l’uomo attraverso delle foto. La maison tornerà però a sfilare a Milano il prossimo febbraio con la donna.
 
Tra gli altri assenti da segnalare, 44 Label Group, il progetto di streetwear di lusso lanciato nel 2022 dall'imprenditore-retailer Claudio Antonioli con il dj e produttore berlinese Max Kosobil; il marchio cinese Joeone, disegnato dal designer francese Louis Gabriel Nouchi; e Marcelo Burlon County of Milan, che aveva scelto la Milano Fashion Week lo scorso giugno per festeggiare il suo decimo compleanno. In parallelo, sono previste 36 presentazioni contro le 27 della stagione precedente, oltre a quattro sfilate in formato digitale che concluderanno la settimana il 17 gennaio in mattinata.

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