12 nov 2013
Pitti Uomo : è guerra sul calendario
12 nov 2013
In occasione della presentazione della prossima edizione di Pitti Uomo a gennaio, gli organizzatori del salone di riferimento per la moda maschile hanno denunciato l’assenza di coesione tra i calendari dei vari appuntamenti internazionali del menswear, e ribadito la loro intenzione di fare debuttare le tre edizioni invernali di Pitti Uomo per il triennio 2015-17, sempre all’8 gennaio.
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine |
"La grande questione è quella delle date delle edizioni invernali. Quest'anno per la prima volta apriamo il 7 gennaio. Non era mai accaduto nella nostra storia. Lo facciamo per salvaguardare un equilibrio in Europa, ma avremmo preferito che le date fossero decise con maggiore criterio. C’è una situazione delicata sulle date dell’Uomo, soprattutto in gennaio”, sottolinea l'amministratore delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, che invita ad un maggiore coordinamento del calendario della moda maschile “senza sottostare ai diktat degli altri”.
Di solito quando il calendario della moda Uomo si avvicinava alle festività, Pitti Uomo e le fashion week di Milano e Parigi posticipavano le date di una settimana di modo da non essere troppo vicine all’Epifania. Invece per il 2014 questa regola non è stata applicata. Il British Fashion Council ha deciso in effetti di far debuttare la settimana della moda maschile di Londra il 6 gennaio, e le altre capitali della moda si sono adeguate costringendo Firenze ad anticipare le sue date.
Il prossimo Pitti Uomo si terrà quindi a Firenze dal 7 al 10 gennaio 2014, mentre la «London Collections: Men» è programmata dal 6 all’8 gennaio, sovrapponendosi per ben due giorni al salone fiorentino. "Ci sono delle rigidità all'estero da parte degli inglesi e dei francesi. Con il loro evento gli inglesi si sovrappongono all’Epifania e al natale ortodosso. In quelle date bisogna fare un lavoro intelligente, se no si fa un disservizio al mercato. Invece si è preferito giocare sul primato delle date. Così si stanno facendo delle sciocchezze assolute", afferma Raffaello Napoleone, ben deciso a non lasciarsi “pestare le dita”.
Il 60% delle vendite di prêt-à-porter in Asia e in Medio Oriente è realizzato con l’Uomo. Il menswear rappresenta un mercato sempre più importante, e in questo contesto non ha senso farsi la guerra, ribadiscono i dirigenti di Pitti Immagine. Ma se le regole del gioco non vengono rispettate, Firenze è intenzionata a giocare la sua partita.
“Stiamo lavorando per trovare un coordinamento più forte nella moda Uomo con la Camera della Moda. Proponiamo di optare per delle date fisse, come abbiamo già deciso di fare per l’edizione invernale di Pitti Uomo, che dal 2015 inizierà per tre anni sempre l’8 gennaio”, conclude l’amministratore delegato di Pitti Immagine.
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