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Ansa
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Pubblicato il
22 giu 2012
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Pitti Uomo : colorato fashionista forse tanto
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Ansa
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22 giu 2012
22 giu 2012
Non è un po' troppo 'fashionista' questa moda maschile? Parliamo di quella per l'estate 2013 e parliamo di Pitti Uomo naturalmente. Fiera bellissima, organizzatissima, divertentissima, coloratissima, modaiolissima, affollatissima e caldissima.
Uno stand di Pitti Uomo - Foto Ansa |
Tutto superlativo, senza ironia (tranne il riferimento meteo, che esula dai poteri degli organizzatori), e tutto trendissimo, forse troppo. Non vogliamo qui richiamare l'attenzione sulla grigia realtà del fresco di lana estivo, che ancora ingabbia il 90% dei maschi in tutto il mondo, capaci di toglierselo nel week end solo per infilarsi in un paio di vecchi jeans più maglietta, interpretando così alla lettera lo stile casual. Sarebbe banale ragionare così. Vorremmo invece sottolineare l'elemento noia.
Cerchiamo di dirlo meglio: questa estate, quella iniziata proprio in questi giorni, nessuno sfuggirà al colore. Le donne avranno ai piedi sandali fluo e decolleté catarifrangenti rosa o turchesi, abiti shocking di pizzo, fantasie multicolor in abbinamento con neofite tinte maschili: infatti, perfino gli uomini attempati, senza un bermuda giallo o una polo arancione, non potranno farsi vedere neppure ai vecchi Bagni Pinuccia, tanto per dire.
Una moda allegra, un doping anti crisi, ma - diciamolo - uno stile che rischia di essere stucchevole. Tanto più che - preparatevi - ci attende un inverno ancora economicamente critico dove la fantasia dei creativi si è ottimisticamente esercitata, appunto, sul colore. E allora, quando nella primavera 2013 ci troveremo a dover uscire con il giovanotto in pullover celestino e pantaloni fragola, pensate che nessuna dirà 'uffa'? Siamo stuferecce noi donne, ci stanchiamo degli uomini e, non potendo cambiarli, vorremmo cambiassero stile: ma siamo pronte a ricrederci e a preferire un bel completo blu dopo un paio di stagioni circondate da maschi rosati e azzurrati. Tornando al Pitti, c'é anche tanta ricerca sui materiali, sulle lavorazioni, sul nylon come sul cotone, perfino a rete, goffrato, spalmato, gommato a righe fluo, perfino stampato a fiori maschili (gulp!).
Valentino ha sfilato al Pitti Uomo - Foto Ansa |
E poi gli accessori, mixati, sagomati, trasformisti, tecnologici. Compratori contenti, e quindi anche noi giornalisti, tuttavia un po' stupiti di trovare poca differenziazione, in fondo. Tutto è talmente diverso e nuovo che alla fine è tutto uguale. Un esempio? L'uomo di Valentino presentato al Pitti, è certamente elegante e raffinato, ma perché è così poco Valentino? Perché i due creativi, Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, che per la donna hanno fatto un lavoro straordinario, rispettoso eppure innovativo, per l'uomo hanno preferito abbandonare la tradizione della maison, con un risultato che oscilla tra l'atteggiamento pradesco, i colori di Marni e la silhouette di Jil Sander?
Questo per dire, alla fine, che la stampa non è mai contenta, che la moda è sempre un gran pasticcio e che, poveri stilisti, come fanno sbagliano. E magari, proprio sbagliando, hanno davvero successo, perché si sa, la stampa va letta ma ignorata.
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