15 gen 2017
Pitti Uomo 91: Hamaki-Ho apre due monomarca e corner da BHV, Harvey Nichols e Galeries Lafayette
15 gen 2017
Hamaki-Ho, il cui nome deriva dai termini usati per identificare i distretti di Kyoto in cui risiedevano le geishe, possiede in questo momento solo 2 monomarca, entrambi a Napoli, e sta gestendo un temporary a Firenze. Presto però i suoi monomarca diventeranno 4 e il brand napoletano inaugurerà una decina di corner entro la fine di quest'anno. Francia, ma anche Medio Oriente, Germania e Canada, sono le zone in cui il marchio si sta sviluppando più velocemente. Lo rivela, insieme a numerosi altri progetti, Salvatore Napolitano, direttore commerciale, marketing e licensing di Hamaki-Ho, da noi incontrato in occasione del salone fiorentino Pitti Immagine Uomo.
“Novità principale di quest'anno è che abbiamo concluso un accordo con le Galeries Lafayette per aprire un corner Hamaki-Ho di 35 mq. nel loro grande magazzino di Istanbul, che dovrebbe essere pronto a fine aprile mentre, a fine maggio, è prevista l'inaugurazione di un corner di 25 mq. al BHV di Beirut; nello stesso mese un altro corner Hamaki-Ho aprirà alle Galeries Lafayette di Dubai. Nella stagione successiva approderemo con altrettanti corner alle Galeries Lafayette di Abu Dhabi e poi al BHV di Baku. Entro fine 2017 puntiamo ad aprire ufficialmente altri 3 corner, sempre a marchio Hamaki-Ho, alle Galeries Lafayette di Nizza, Strasburgo e Antibes. Cui seguirà più avanti Lione”, precisa il manager.
Sempre attraverso i corner il brand è entrato da Harvey Nichols, con cui sta gestendo un accordo quadro per aprire spazi all'interno del department store ad Istanbul, Baku e Londra. In vista anche l'accordo per un corner al KaDeWe di Berlino e l'apertura di un negozio monomarca a Barcellona, per l'estate del 2017, cui seguirà un altro monomarca in Costa Azzurra. "Abbiamo contatti anche in India, a Singapore, un cliente a Hong Kong, ma noi preferiamo crescere con il ritmo giusto, senza esagerare, passo dopo passo”, aggiunge Napolitano.
Hamaki-Ho è nato nel 2009 per approcciare un target distributivo giovane di gamma media. Oggi la distribuzione è stata riorganizzata, sia a livello Italia che a livello mondo,con un approccio al mercato un po' più impegnativo "visto che facciamo parte di un gruppo italiano importante (Sorbino S.p.A.) che secondo le proiezioni per la fine di quest'anno fiscale, che per noi sarà nel mese di marzo, arriverà a 78 milioni di euro di fatturato, in crescita del 7%”.
Il gruppo campano svolge la propria attività soprattutto con il brand Sorbino Uomo (capi sportivo-casual di jeanseria, maglieria, pantaloni, camiceria e accessori come sciarpe, cappelli, coppole, cravatte e cinture) controllando una serie di 82 negozi monobrand in franchising a marchio Sorbino. Il gruppo commercializza i propri prodotti in Paesi dell’Est Europa e del Medio Oriente, come Serbia, Montenegro ed Emirati Arabi Uniti. “Come gruppo abbiamo 3 logistiche commerciali d'ingrosso (Napoli, Bologna e Milano), e da due stagioni abbiamo perfezionato accordi logistici in partecipazione con soci esteri, per cui siamo approdati in Portogallo, Spagna, Grecia, Olanda e Germania”, dice Napolitano.
“C'è una parte della proprietà che si occupa solo del retail Sorbino e una parte che si occupa del settore immobiliare. C'è poi l'ultima nata, il Gruppo GGM Italia S.r.l., che è l'entità che possiede i marchi Hamaki-Ho e Sseinse (quest'ultimo offre proposte un po' più commerciali), entrambi di total look Uomo”, prosegue.
“Noi nasciamo e ci evolviamo da sempre nella moda Uomo, settore in cui abbiamo ormai 42 anni di storia tessile”, ricorda il direttore commerciale, “ma posso anticipare che il gruppo Sorbino sta per comunicare l'acquisizione di un nuovo marchio - sul quale intende puntare molto, ma il cui nome per il momento non può rivelare – che produce linee Uomo e Donna. Per la prima volta nella nostra storia andremo quindi a realizzare moda femminile. Non è escluso che la terza generazione della famiglia Sorbino appena approdata in azienda possa anche pensare, in un prossimo futuro, di creare moda Donna con gli altri brand del gruppo”.
Per quanto riguarda la divisione GGM Italia, il suo fatturato è suddiviso in un 55% Italia e un 45% estero, per il gruppo Sorbino il peso è 60% Italia 40% estero. Hamaki-Ho guarda oggi a un target distributivo diverso rispetto al passato, rivolgendosi verso un pubblico più ricercato, ha indicato Napolitano. Il prezzo medio retail dei suoi articoli si aggira sui 100-150 euro.
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