Ansa
18 giu 2015
Pitti Uomo 88: cartoline dal futuro da Emilio Pucci
Ansa
18 giu 2015
Cartoline dal futuro per la nuova collezione di Pucci disegnata dallo stilista riminese Massimo Giorgetti, che ha sfilato il 17 giugno con una capsule di 19 outfit femminili e quattro per l'uomo, nel Giardino delle Ex Scuderie Reali di Firenze, ora sede dei Magazzini dell'Istituto d'Arte.
La capsule "S'intitola The Pilot Episode - spiega il neo-direttore artistico della griffe fondata dal Marchese Emilio Pucci, che oggi ruota nell'orbita del Gruppo LVMH, alla cui guida, per sette anni e fino a tre mesi fa, è stato Peter Dundas, ora alla Roberto Cavalli - perchè volevo proprio realizzare un progetto che non fosse presentato in un contesto diverso da questo, lontano da altre collezioni donna. Firenze mi è sembrato il luogo più adatto. Ho voluto chiamarla 'episodio' perchè sono un appassionato di serie tv tipo 'MadMan' o 'House of card'. Sarà un'anticipazione degli episodi a seguire. Rappresenta una nuova visione che prenderà forma con la prossima sfilata per la primavera-estate 2016, in programma a settembre a Milano".
La collezione rielabora i motivi iconici dell'archivio del marchese Emilio Pucci. "E' un omaggio a Firenze - spiega Giorgetti nel back-stage mostrando alcuni capi - c'è però il passato e il futuro che s'incontrano in ogni capo attraverso la rielaborazione di nuovi materiali che trasformano ad esempio il motivo del 'Giglio di Firenze' trasferendolo nel pizzo macramè di una blusa, o ricamandolo sui mocassini in nappa bianca e argento sulle punte".
L'abito simbolo potrebbe intitolarsi 'Cartolina di Firenze'. "Ho ripreso un abito dove il Marchese Pucci aveva stampato alcuni personaggi di Capri - rivela Giorgetti - e l'ho rifatto in georgette rosa pallido stampando in nero grafite la città di Firenze e i turisti, tra i quali si nota un Obama in incognito".
Tra i 19 capi c'è un eco-pelliccia arancio-gialla-nera che altro non è che un tessuto ridotto a tanti fili sull'esterno. "Ci sono voluti due mesi per finirla", spiega il designer.
Tutto è leggero e colorato. C'è la blusa in seta con stampe d'archivio su fondo bianco e l'abito in seta con un print floreale del 1953. A rendere la capsule futuribile alcune camicie o lo spolverino rosa petalo fatte con un tessuto doppio nylon, che interviene anche nella maglia arancione misto seta.
C'è anche uno spolverino nero che sembra eco-pelle e invece è in cotone e nylon lavorato al laser con i motivi del Giglio di Firenze.
I completi maschili ripropongono gli stessi tessuti utilizzati per la donna (sete stampate, cotone e nylon) nelle bluse portate sui pantaloni modello Judo ma più corti. Ai piedi, sandali francescani decorati con piume.
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