Pubblicato il
31 gen 2011
31 gen 2011
Pitti Filati chiude sulla scia della ripresa: buyer esteri in crescita di un +8,5%
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31 gen 2011
31 gen 2011
Pitti Filati ha chiuso la sua 68/a edizione con dati positivi e grande soddisfazione sia tra gli espositori sia tra i buyer intervenuti. Il salone ha infatti registrato un aumento dell’8,5% dei compratori esteri (che raggiungono quota 1.500 presenze), per un totale di quasi 4.000 compratori intervenuti, a confermare i livelli di presenze della scorsa edizione invernale.
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Tra le migliori performance da segnalare il +46% dei compratori dal Giappone, la Svizzera a +66%, Gran Bretagna +21%, Francia +16%, Turchia + 14%, Stati Uniti a +12%; ottime anche le performance di Corea del Sud (che ha triplicato le presenze), Svezia, Portogallo, Germania e Spagna.
“Gli ottimi risultati di questo Pitti Filati seguono l’andamento registrato sia a Pitti Uomo sia a Pitti Bimbo", afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. “Dopo anni di pesanti riduzioni del fatturato, nel 2010 per la filatura italiana è iniziata una fase di ripresa, con un fatturato e un export in crescita, che lasciano ben sperare per l’andamento delle prossime stagioni. In questa edizione ha fatto molto discutere anche l’aumento dei prezzi delle materie prime, sia naturali che man-made, ma siamo fiduciosi che il mercato troverà presto un equilibrio".
Grande successo anche per lo spazio ricerca del salone, “Senso”, ideato dal designer
Angelo Figus e dall’esperta in maglieria Nicola Miller, che conferma ancora una volta il ruolo di Pitti Filati come laboratorio di ricerca e di creatività nella progettazione della moda.
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