11 set 2012
Pinault: l'Italia nel mirino
11 set 2012
Il magnate di PPR, François-Henri Pinault, sarebbe pronto a fare nuovi investimenti nel nostro Paese, dopo le note acquisizioni di Gucci, Bottega Veneta e, giusto all'inizio di quest'anno, Brioni. "Ci sono in Italia, come in altre nazioni del resto, aziende che in questo momento soffrono le politiche aggressive dei marchi più potenti. Aiutarle è bene, ma anche, credo, un buon affare", ha spiegato Pinault in un'intervista a "CorrierEconomia". Percisando: "Non mi considero un Robin Hood del lusso, che difende i deboli contro i forti. Sono un imprenditore che vuole fare buoni affari. Solo che voglio guadagnare in modo semplice: aiutando lo sviluppo delle competenze e la loro diffusione".
Dall’acquisizione della prima fetta della fiorentina Gucci nel 1999, PPR conta oggi marchi del calibro di Yves Saint Laurent, Stella McCartney, Alexander McQueen, Balenciaga e Puma. Ma il peso dei marchi italiani in mano al gruppo francese è provato dai ricavi del primo trimestre del 2012: sui 3,3 miliardi di euro registrati, 848 milioni di euro sono stati realizzati con Gucci, 218 milioni con Bottega Veneta.
Il gruppo Pinault-Printemps-Redoute, che Pinault guida dal 2005, sta puntando sempre più alla specializzazione del suo portfolio: “Continuo a credere nella specializzazione, mi sembra il sistema più onesto per vendere oggetti davvero rari, realizzati da veri specialisti”.
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