Pimkie in procinto di essere venduto a Lee Cooper France, Kindy e Ibisler Tekstil
Alla ricerca di un acquirente dalla scorsa primavera, adesso il marchio di moda femminile Pimkie conosce i suoi futuri nuovi proprietari. E sono tre: la famiglia Mulliez ha scelto di avviare trattative in esclusiva con un consorzio formato dalle società Lee Cooper France (specialista dei jeans), Kindy (produttore di calze) e Ibisler Tekstil (fornitore tessile turco), indica un comunicato. L'operazione, il cui importo non è stato reso noto, dovrebbe essere finalizzata all'inizio del 2023.

Il 19 maggio, l'azionista di riferimento del brand (la famiglia Mulliez) ha annunciato ai rappresentanti del personale di aver deciso di separarsi dal marchio in difficoltà, in particolare a causa del consistente investimento da mettere in campo per dare una svolta all'azienda.
“Pimkie è un marchio forte, che fa affidamento sulla qualità dei suoi team e sulla sua esperienza ultraquarantennale. Siamo convinti del potenziale di sviluppo di questo marchio e della complementarità del suo presente know-how”, dichiara Salih Halassi, presidente di Kindy.
Il perimetro rilevato dagli acquirenti riguarderebbe per il momento l'intera azienda, precisa a FashionNetwork.com una fonte interna. Successivamente, sarà senza dubbio avviata una ristrutturazione, aggiunge la fonte, sottolineando anche che Lee Cooper France sarà l’azionista di maggioranza all'interno del gruppo di acquirenti. Inoltre, è il patron di Kindy colui che sarebbe il designato dirigere Pimkie.
Dopo essere arrivata a distribuirsi in oltre 600 indirizzi in passato, l'azienda nata nel 1971 e con sede a Villeneuve d'Ascq conta oggi su una rete di 426 punti vendita, di cui 311 in Francia, 37 in Germania e 26 in Spagna. Pimkie ha realizzato un fatturato di 194 milioni di euro nel 2020, anno segnato dalla pandemia di Covid-19.
Dall'inizio del 2022, Pimkie è stata guidata dallo specialista in turnaround aziendali Philippe Favre, dopo la partenza del suo amministratore delegato Yann Hinsinger alla fine del 2021.
Nel 2018 il marchio aveva già sperimentato un episodio di ristrutturazione, che ha causato la perdita di oltre 200 posti di lavoro (tramite un piano di partenze volontarie) e la chiusura di 37 negozi in Francia. Negli ultimi due anni, Pimkie ha anche ridotto l’ampiezza delle sue esportazioni, chiudendo le proprie filiali belga, austriaca e svizzera e trasformando in franchising le sue attività in Germania, Spagna e Portogallo.
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