Il marchio francese di prêt-à-porter femminile Pimkie sta per essere venduto a un consorzio formato da Lee Cooper France, Kindy e Ibisler Tekstil, un'acquisizione che comporterebbe la perdita di circa 500 posti di lavoro, si è appreso giovedì da fonti sindacali e vicine al dossier.

“La vendita di Pimkie” da parte dell'Association Familiale Mulliez (AFM) “sarà presto approvata”, ha detto all’agenzia AFP una fonte vicina alla pratica, confermando le informazioni in possesso della testata mediatica Challenges.

L'8 febbraio è prevista un'udienza di conciliazione davanti al tribunale commerciale di Lille-Métropole, relativa “alle condizioni della vendita” e agli “impegni” assunti dal venditore e dall'acquirente, ha precisato la fonte.

Il brand, che impiega 1.500 dipendenti e conta 232 negozi propri e 81 in franchising, aveva annunciato lo scorso ottobre di aver avviato trattative in esclusiva - per essere comprato - con il consorzio formato dai gruppi Lee Cooper France, Kindy e Ibisler Tekstil.

Secondo Marie-Annick Merceur, rappresentante sindacale della sigla CFDT, i compratori “saranno in azienda intorno al 16-17 febbraio” e “ad aprile dovrebbe essere comunicato un piano sociale, con un centinaio di negozi da chiudere”.

“L'esperto del CSE (Comité Social Economique, ovvero l'organo di rappresentanza dei lavoratori in azienda, ndr.) valuta il numero di posti di lavoro tagliati da 450 a 500” nell’ambito di un piano di salvaguardia del lavoro (PSE), dice Merceur. Questi elementi sono stati presentati in una riunione del CSE a dicembre.

Secondo la Merceur, l'operazione di trasferimento prevede che l'AFM crei una struttura finanziaria “che consentirà di finanziare questo piano sociale, gli investimenti e le future scadenze bancarie”.

Contattati dall’AFP, i management di Pimkie e Kindy hanno rifiutato qualsiasi commento.

Un'altra fonte sindacale anticipa anche un PSE che riguarderebbe circa 500 dipendenti, occupati principalmente all’interno di 100 negozi che verranno gradualmente chiusi tra il 2023 e il 2025. Secondo tale fonte, i sindacati hanno già ottenuto garanzie su questo futuro PSE, in particolare sui bonus sovragiuridici.

L'AFM “inietterà 250 milioni di euro, a tappe”, dice questa fonte. “I Mulliez ripagheranno i debiti e sosterranno il risanamento finanziario, ma una volta che se ne saranno andati, non siamo sicuri che [l’azienda] durerà a lungo”, si preoccupa.

Gli acquirenti “non hanno presentato alcun progetto che faccia sì che Pimkie domani possa migliorare. Continuiamo a perdere soldi e per quanto la famiglia Mulliez abbia spalle forti (...) non le ha poi così tanto”, si rammarica infine Marie-Annick Merceur.