21 set 2021
Pierluigi Cocchini: “La moda e Rinascente sperimentano una nuova energia”
21 set 2021
Reduce dalla presentazione dell'operazione “Milano Fashionable Project”, che mette al centro dei riflettori la creazione giovane, Pierluigi Cocchini, il CEO della catena di grandi magazzini Rinascente, ha raccontato a FashionNetwork.com la realtà post pandemica della catena che dirige, salutando come molto promettente il progetto in partnership con Camera della Moda che valorizza i 5 giovani brand Federico Cina, Traffico, Des_Phemmes, Froy e Amotea: “Accorciare la distanza tra designer e consumatore finale è davvero un’ottima idea”, ha detto.
“Stiamo andando verso una maggiore normalità, nella moda si respira un’aria diversa, più energia”, spiega Cocchini. “Il settore è un po’ più consapevole, l’ambiente è meno stressato, le attività (pop-up, collaborazioni, capsule, lanci) sono riprese, così come le day cover o le mini day cover all’interno dei nostri indirizzi, ovvero le iniziative di sovraesposizione di un marchio nel negozio, come ci è successo di recente con Loewe e Fendi, che hanno customizzato con una loro pubblicità esclusiva le nostre vetrine, il nostro bar e la nostra terrazza”.
“In questo momento stiamo assistendo a una dinamica di lanci o rilanci in serie di negozi nuovi o rifatti da parte dei brand che è assolutamente paragonabile all’epoca pre-covid, se non più elevata”, indica il dirigente. “Penso al nostro mezzanino, dove abbiamo 30 corner e i marchi ne hanno ristrutturati 6. È tanto”, spiega Cocchini, che vede continuare molto bene il trend della casa, che aveva caratterizzato la fase del lockdown. “Un segmento che ora presidiamo meglio e con un'offerta più ampia. Abbiamo avuto risultati importanti anche nell’e-commerce sui prodotti per la casa”. Rinascente ha inoltre allargato le proposte della categoria donna, rivedendo l’organizzazione del quarto piano.
La catena di grandi magazzini sta cominciando a rivedere i numeri pre-Covid per quanto concerne una clientela fondamentale: i turisti stranieri. “Dallo scorso luglio, stiamo registrando numeri 6-7 volte superiori al 2020 come fatturato generato dalle presenze straniere”, fa sapere Cocchini, “ma siamo ancora ad un -70% rispetto al 2019. Rinascente Duomo è un osservatorio speciale per tirare le somme, perché i numeri dei visitatori dello store sono talmente elevati che le sue cifre possiamo considerarle un trend”, spiega.
“Per fortuna, i clienti del mondo arabo e degli Stati Uniti stanno riprendendo la frequentazione dei nostri store, mentre i clienti europei sono fuori dal tax free. Li tracciamo con le carte di credito. In questo modo ci siamo resi contro che francesi, svizzeri, russi e tedeschi sono tornati al livello del pre-pandemia già da quest’estate”, puntualizza Cocchini. “Per ora, manca del tutto l’apporto dei cinesi, che rappresentano il 50% esatto del fatturato estero per Rinascente, il quale globalmente pesava per un 35% del totale lo scorso anno”.
Una Cina verso la quale sono cresciute del 92% le esportazioni, ha sottolineato il Presidente di CNMI Carlo Capasa nel proprio intervento alla presentazione di “Milano Fashionable Project”. “I cinesi non viaggiano e quindi spendono moltissimo nel loro Paese. L’italia è diventata la prima nazione per esportazioni verso la Cina con 6 miliardi, seconda la Francia con 5,2 miliardi, ma fino al 2020 facevamo 3,2 miliardi verso la Cina”, ha ricordato.
Il management di Rinascente ha riscontrato la tendenza del ritorno dei turisti esteri non solo a Milano Duomo, ma anche nei department store di Firenze e Roma. Quello di Firenze è stato “totalmente rinnovato”, dice Cocchini, “Duomo ha avuto diversi ritocchi e abbiamo rivisto la brand list di Roma Tritone, strategie che ci stanno permettendo di avere risposte superiori rispetto a due anni fa”.
Il CEO dello storico grande magazzino dal nome inventato da Gabriele d’Annunzio ha poi spiegato che Rinascente sta compiendo un importante affondo strategico sul Food. “Con l’operazione ‘Degusto’ nei negozi Milano, Firenze, Torino e Roma abbbiamo presentato in modo molto professionale un brand mix di olio da un lato e di vino dall’altro. Con l’olio siamo già arrivati ad essere leader nelle vendite di questo tipo di prodotti in Italia”, conclude.
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