1 feb 2022
Piacenza 1733: per la PE 2023 focus su fibre naturali e sostenibili
1 feb 2022
Piacenza 1733, storica azienda biellese specializzata nella produzione di tessuti e abbigliamento di altissima qualità, presenta alla 34esima edizione Milano Unica le proprie proposte per la primavera/estate 2023: una collezione ispirata alla natura, che esplora nuove fibre con proprietà fisiche ancora superiori rispetto alle fibre naturali comunemente utilizzate, come il cotone, la seta e la lana.
Tra queste, l’ortica himalayana Urtica Dioica, una pianta che cresce spontaneamente nelle foreste himalayane nepalesi sopra i 2.000 metri di altitudine e che viene raccolta e sfibrata dalle popolazioni locali per poi arrivare in Italia, dove viene trattata e pettinata. Il risultato è una fibra preziosa, candida, lucida e molto lunga, oltre ad essere particolarmente morbida, biodegradabile al 100% e antistatica. Grazie all’esperienza e al savoir faire di Piacenza 1733, dalla mischia tra l’ortica Himalayana in mischia e lana e seta nasce un tessuto brillante e altamente resistente.
D’altra parte, la sostenibilità è da sempre un valore prioritario per l’azienda biellese, che in occasione di Milano Unica ha presentato anche un aggiornamento del proprio Report di Sostenibilità, realizzato e condiviso per la prima volta nel 2020. Tra i principali obiettivi di Piacenza 1733, l’innovazione dei propri prodotti in un’ottica di rispetto per l'ambiente, la riduzione dell’immissione di agenti inquinanti, un controllo strutturato della propria supply chain, il sostegno proattivo della filiera e la promozione presso il consumatore finale di tematiche di responsabilità ambientale e sociale.
Per quanto riguarda l’andamento dell’azienda, Vasiliy Piacenza, Brand Manager e rappresentate della 14esima generazione della famiglia fondatrice, ha dichiarato a FashionNetwork.com in occasione del salone milanese: “Nel 2019 avevamo realizzato un giro d’affari di 55 milioni di euro, sceso di circa il -25% nel 2020 a causa della pandemia. Il 2021 è stato un anno di ripresa, ci siamo avvicinati ai valori pre-Covid in termini di fatturato, anche se con marginalità diverse a causa dell’aumento dei costi, soprattutto per quanto riguarda le materie prime e l’energia. Lo scorso anno abbiamo aperto un nostro ufficio a Hong Kong per presidiare direttamente il mercato cinese e nel 2020 abbiamo acquisito il Lanificio Piemontese, che sta performando bene. Abbiamo cercato di approfittare in qualche modo della pandemia per cogliere delle nuove opportunità”.
Oltre alla produzione tessile, la società biellese possiede il brand di menswear prima denominato Piacenza Cashmere, ma riportato oggi sotto al marchio Piacenza 1733: “Abbiamo lanciato l’abbigliamento già negli anni ’90, ma due anni fa siamo ripartiti ex novo con nuove risorse. Per il momento abbiamo solo la linea uomo, ma il mercato ci richiede anche la donna, ci stiamo pensando”, conclude Vasily Piacenza. “Oggi siamo focalizzati sul wholesale, canale in cui siamo presenti all’interno di circa 200 negozi multimarca, e sul nostro e-commerce diretto, che ha raddoppiato le vendite durante la pandemia. I principali mercati esteri sono Scandinavia, Olanda, Belgio, Stati Uniti, Giappone e Corea; con l’AI 2022-23 abbiamo fatto il nostro ingresso anche in Germania e Svizzera”.
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