15 lug 2022
Piacenza 1733 pensa al viaggiatore contemporaneo e aderisce al progetto CO2alizione Italia
15 lug 2022
Tra le principali novità presentate da Piacenza 1733, azienda biellese di tessuti e menswear di lusso, in occasione di Milano Unica, il posto d’onore spetta senza dubbio a First Class Albatross, un nuovo tessuto in pura lana ritorta pensato per chi viaggia molto e ha bisogno di abiti adatti a diverse occasioni d’uso.
“Albatross era il nome della mongolfiera del fratello del mio bisnonno, che è stato un grande esploratore e viaggiatore”, racconta a FashionNetwork.com Vasiliy Piacenza, Brand Manager di Piacenza 1733. “First Class Albatross è un tessuto moderno da viaggio, pensato per l’uomo contemporaneo, che non si stropiccia ed è traspirante. È adatto sia per abiti formali che per uno stile più casual, ad esempio per la giacca camicia. È una delle nostre risposte alla richiesta di un formalwear più moderno, versatile e confortevole da indossare”.
Tra le proposte dell’azienda per l’AI 2023-24 spiccano anche i tessuti in Alashan Cashmere, che offrono una reinterpretazione moderna delle lunghe, ultrafini e preziose fibre di cashmere provenienti dalla regione dell’Alashan nel nord della Cina.
Sul fronte ambientale, l’azienda, che lo scorso anno ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità, ha annunciato di aver aderito al Progetto CO2alizione Italia, iniziativa che esprime l’intenzione di oltre 50 aziende italiane appartenenti a diversi settori di impegnarsi, attraverso l’adozione dello status di Società Benefit, ad attuare un’evoluzione progressiva dei modelli di business e operativi, con il fine di raggiungere un’economia a zero emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica.
“Lavorando materie prime naturali, possiamo definirci sostenibili da sempre. Ora però vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno verso la riduzione delle emissioni di CO2 nel processo produttivo dei tessuti”, precisa Vasiliy Piacenza.
Il gruppo ha chiuso il 2021 con un fatturato consolidato di 56 milioni di euro, realizzato per il 50% all’estero (in particolare Europa e Asia) e sul quale la divisione tessuti pesa per oltre il 90%. “I mercati sono cresciuti tutti a livello di fatturati, in termini di margini bisognerà vedere, ma in linea di massima pensiamo di riuscire a compensare gli incrementi nei costi delle materie prime e dell’energia”, conclude Piacenza.
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