PFW: Karl ai comandi dell’astronave Chanel
Impossibile sottrarre a Karl Lagerfeld il suo senso del tempo. Soprattutto in questa stagione, in cui è riuscito a mettere in orbita Chanel proprio mentre la Francia saluta Thomas Pesquet, il fascinoso astronauta transalpino attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che ha fra le altre cose la missione di condurre una cinquantina di esperimenti scientifici.
Allestita al Grand Palais, la versione Chanel della missione Apollo sembra davvero aver lasciato la terraferma nel finale, con i razzi di decollo che hanno fatto partire l’astronave alta 30 metri, sganciandosi prima che il mezzo spaziale scomparisse. “Ground control to Major…Karl”, insomma (per dirla con David Bowie nella sua “Space Oddity”).
"E' lo spirito del tempo. Chanel raggiunge un francese nello spazio. Del resto, lassù è sicuramente meglio di ciò che stiamo vivendo qui in basso”, ha dichiarato scherzosamente Karl Lagerfeld a FashionNetwork.com, prima di posare con Pharrell Williams, che lunedì sera è stato nominato Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle Lettere di Francia.
Un risultato strepitoso per Chanel, mentre Karl Lagerfeld iniettava una dose di progresso tecnologico, molto trendy, all’interno di innumerevoli classici della maison.
Dal leggendario tailleur quattro tasche reimmaginato in una lana antracite brillante stile notte stellata, fino agli eleganti abiti da cocktail di supereroine completati da mini-cappe, passando per abiti con maniche molto aderenti da combattenti intergalattiche color carbone con balze bianche – proprio come lo stile di Caterina de’ Medici caro a Coco.
Ciò detto, sono i magnifici abiti di chiffon nero coperti con illustrazioni argentee di astronauti, che indubbiamente finiranno illustrati nelle riviste di moda.
Al suono di “Radioaktivität” del gruppo di musica elettronica Kraftwerk, le modelle sono uscite da una grande cabina d’atterraggio bianca degna di Buckminster Fuller. Ognuna di loro indossava un ingegnoso accessorio futuristico, come degli stivali d’argento macchiati da chiazze di vernice nera, che sicuramente avranno un enorme successo commerciale, o ancora degli imponenti zaini trapuntati in pelle ornati da loghi di grandi dimensioni.
Come sempre, Karl Lagerfeld non perde il suo senso dell'umorismo, mandando in passerella anche delle borsette Flash Gordon (di fatto dei mini-vascelli spaziali molto retrò con delle catene d’argento) e i propri guanti (delle manopole d'argento decorate con il logo della doppia C).
“Non si tratta di futurismo all’antica, come da Courrèges, ma dell’attuale futurismo di Chanel”, ha tenuto a precisare Karl Lagerfeld, anche lui vestito con una giacca color argento, dopo aver salutato il pubblico, mano nella mano con il suo figlioccio, Hudson Kroenig.
(Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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