27 ott 2022
Peuterey: target 80 milioni di euro di fatturato nel 2024 e 50% di export
27 ott 2022
Il gruppo Peuterey ha chiuso con un segno positivo l’anno fiscale terminato il 31 marzo 2022. Le vendite hanno raggiunto 59 milioni di euro e l’Ebitda 6 milioni di euro, con una netta progressione rispetto all’anno precedente, che aveva registrato vendite per 47,7 milioni e 1 milione di euro di margine operativo lordo. Forte di questi risultati, l’azienda di capispalla sport-lifestyle dall’elevato contenuto moda presieduta da Francesca Lusini e facente parte della holding G&P Net SpA stima di terminare l’esercizio in corso su un giro d’affari di 68 milioni di euro, con l’Ebitda a 7,6 milioni.

“Ai buoni risultati di fatturato ed Ebitda abbiamo associato un netto miglioramento della situazione finanziaria a livello di capitale circolante, grazie a una buona massa di crediti e a un’ottima gestione degli inventari dei magazzini. Questi pillars hanno inciso positivamente sul flusso di cassa”, ha spiegato a FashionNetwork.com Francesca Lusini, presidentessa di Peuterey.
Crescita dei ricavi, controllo dei costi e incremento dei margini operativi sono le tre leve strategiche per il marchio, reduce da buona performance anche all’estero, che quest’anno ha rappresentato il 40% giro d’affari complessivo (nel 2021 si era fermato al 34%). I mercati che hanno trainato le esportazioni di Peuterey in Europa sono Germania e Benelux, ma l’espansione prosegue robusta anche nella Corea del Sud, tra le aree più nevralgiche dopo la nettissima crescita del 2021, e nel Far East, soprattutto in Giappone.
“Puntiamo a una crescita continuativa nei Paesi stranieri e sulla value-chain, ossia sul perfezionamento dell’efficienza e dei margini”, precisa ancora Lusini. “L’obiettivo, come da business plan, è di raggiungere, al 31 marzo 2024, un giro d’affari pari a 80 milioni di euro, un ebitda da 8,7 milioni e una quota di export pari al 50%”.
Secondo la presidentessa, i buoni risultati dell’ultimo esercizio sono frutto di un lavoro assiduo sulle partnership all’interno del portafoglio clienti: “Abbiamo favorito il consolidamento del rapporto, puntando sulla collaborazione e cercando di venire incontro ai wholesaler in un momento complesso come quello degli ultimi anni. Inoltre, è stata potenziata l’attrattività del brand anche in ambito distributivo”, ha spiegato Francesca Lusini.
Ad oggi, a livello consolidato, il gruppo G&P Net SpA di Altopascio (LU) conta circa 150 dipendenti di cui 45 nel canale retail diretto. Il fatturato di Peuterey, che quest’anno festeggia i 20 anni d’esistenza, “rappresenta il 90% del giro d’affari complessivo” della holding, ricorda Lusini aggiungendo che nel canale wholesale Peuterey vanta “più di 1.000 clienti multimarca distribuiti in circa 20 nazioni, con modalità e struttura diverse a seconda delle caratteristiche del mercato”, mentre “l’e-commerce gestito direttamente rappresenta il 3,5% del giro d’affari totale”.
A livello di evoluzione digitale, “più che all’omnicanalità”, spiega la presidentessa, “puntiamo all’integrazione dei punti di contatto del consumatore finale con il brand, allo scopo di interagire in modo uniforme e veloce”, e così soddisfare le richieste del cliente nelle fasi di ricerca, contatto, valutazione e acquisto. Per la manager, l’attuale “situazione aleatoria che investe i mercati”, comportando difficoltà negli approvvigionamenti e nei trasporti per la crisi geopolitica mondiale e la conseguente crescita esponenziale dell’inflazione, “richiede una risposta veloce da parte delle aziende. Da parte nostra stiamo lavorando assiduamente ad una revisione dei processi interni allo scopo di rendere sempre più efficiente la catena del valore e di riconquistare il più possibile internamente quei margini che i mercati tenderanno ad assorbire”, puntualizza.

Basato su una filosofia che fonde le alte prestazioni dei capospalla sportivi con la moda, il comfort del piumino con l’eleganza del cappotto, in un’estetica virata sul lifestyle contemporaneo, elementi rappresentati dall’iconico parka “Guardian”, ancora oggi in collezione, Peuterey commercializza collezioni per uomo, donna e bambino, e nel tempo si è allargato a maglieria, pantaloni, accessori e sneakers. Il brand toscano usa tessuti come il nylon rigenerato Econyl, la piuma riciclata o certificata e materiali che non contengono sostanze inquinanti. Un’accelerazione in tal senso è avvenuta con il progetto “Peuterey Reycle”, recente capsule collection che rilegge in chiave creativa il recupero di tessuti e imbottiture.
Lo scorso settembre, inoltre, l’azienda ha ottenuto la certificazione SA8000, che garantisce alti standard di comportamento verso lavoratori e fornitori, ma anche un investimento nella formazione e valorizzazione del capitale umano. Il gruppo, infine, punta da sempre sull’inclusività e sulla libertà espressiva, valori che si traducono in progetti come “Plurals”, laboratorio sperimentale da cui nascono capi genderless ed eco-sostenibili.
Ma il gruppo Peuterey non è solo il brand omonimo. In portfolio ci sono altre label, di proprietà o in licenza: Geospirit, Dekker e Postcard. Ognuna dotata delle proprie specificità ed individualità, “e un diverso posizionamento, affinchè non si cannibalizzino l’una con l’altra”, precisa Francesca Lusini. “Geospirit parla di sostenibilità a 360 gradi, utilizzando solo materiali riciclati ed ecologici, dalle grucce al packaging, dai tessuti alle imbottiture. Dekker, che abbiamo nuovamente in licenza da due stagioni e che ci sta dando molte soddisfazioni, parla un linguaggio contemporaneo e deciso, con le linee rigorose delle uniformi della marina che incontrano un design urbano. Infine Postcard è il nostro brand di luxury skiwear, fatto di pezzi unici e sofisticati, intrisi di passato e proiettati verso il futuro”, conclude.
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