1 012
Fashion Jobs
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Training Manager Brand di Abbigliamento Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SANDRO
Sales Supervisor - Firenze
Tempo Indeterminato · FLORENCE
S.A. STUDIO SANTAGOSTINO SRL
Wholesale Area Sales Manager Triveneto e Lombardia – Settore Fashion
Tempo Indeterminato · MILANO
RANDSTAD ITALIA
Retail Buyer
Tempo Indeterminato · PARABIAGO
THE NORTH FACE
Wholesale Customer Service Representative - The North Face
Tempo Indeterminato ·
NYKY SRL
Impiegata Customer Service Estero/Italia
Tempo Indeterminato · SILEA
RANDSTAD ITALIA
Area Sales Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
FALC SPA
Sales & Marketing
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior HR Business Partner
Tempo Indeterminato · MILAN
VERSACE
Stock Controller
Tempo Indeterminato ·
TALLY WEIJL
Accounting Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Financial/Retail Controller Con Inglese
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Responsabile di Zona – Settore Hair Care
Tempo Indeterminato · VEGGIANO
RANDSTAD ITALIA
Tecnico Industrializzazione Materie (Pelli e Tessuti) - Shoes
Tempo Indeterminato · FIRENZE
RANDSTAD ITALIA
Design Showroom Manager - Paris
Tempo Indeterminato · PARIGI
SMITH-PETERSEN SRL
Showroom And Product PR Account
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL PAGE ITALIA
Sales Director Per Noto Brand Tecnico Sportivo Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
TALLY WEIJL
Retail Expansion Manager (With Finance Accountabilities)
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
MALIPARMI
Responsabile Customer Service
Tempo Indeterminato · ALBIGNASEGO
SKECHERS
Customer Service Representative Categoria Protetta
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
HIDE&JACK
Customer Service - Production & Logistics Service
Tempo Indeterminato · TREBASELEGHE
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
11 apr 2019
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Per Marco Bizzarri, CEO di Gucci, lo scandalo della "blackface" è un’esperienza istruttiva

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
11 apr 2019

Mercoledì, il patron di Gucci, Marco Bizzarri, ha ammesso che il caso del "pullover blackface" è stato un errore. A febbraio, il marchio di lusso italiano è stato costretto a ritirare dalla vendita un maglione nero dotato di cappuccio e adornato con labbra rosse caricaturali, a seguito dello scandalo senza precedenti che ha generato sui social network.

Naomi Campbell ha accompagnato Marco Bizzarri alla conferenza sudafricana


Tra coloro che si sono detti sconcertati dalla portata che ha assunto questa controversia, la top model Naomi Campbell, presente al fianco di Marco Bizzarri in occasione di una conferenza, ha scelto di sostenere pubblicamente Gucci, che ha dichiarato di aver imparato la lezione del suo sfortunato passo falso.
 
Il marchio fiorentino ha avuto un crollo d’immagine a seguito della pubblicazione delle foto del maglione con cappuccio, ampiamente associato sui social network alla pratica della "blackface", utilizzata quando i bianchi imitano i tratti somatici dei neri, con costumi o trucchi: un travestimento stereotipato, percepito come un'espressione di razzismo.

“È stato un errore.... E per me è stata un'esperienza molto istruttiva”, ha dichiarato Marco Bizzarri mercoledì, alla conferenza sul lusso organizzata da Condé Nast a Città del Capo, in Sudafrica. “Non ce l’aspettavamo. Molte persone in azienda non si sono rese conto che potesse essere interpretata come una blackface”.
 
Marco Bizzarri racconta che gli ci sono voluti diversi giorni per capire cosa fosse successo. “In pochissime ore, lo scandalo si è diffuso nei social network e sulla stampa — cominciavano già a chiederci perché Gucci non reagisse alle polemiche”.
 
Gucci aveva finito per scusarsi, ritirando il prodotto da tutti i suoi punti vendita e piattaforme di e-commerce.

Un'immagine del pullover incriminato


“La diversità fa parte dei nostri valori”, aggiunge Marco Bizzarri. “Per quanto riguarda Alessandro (Michele, direttore artistico di Gucci, ndr.), fa parte della sua vita”.
 
“È stato un errore e non mi è piaciuta la svolta estrema presa dalla vicenda, e cosa hanno fatto le persone con il prodotto”, ha dichiarato Naomi Campbell alla conferenza di Condé Nast. La modella aveva viaggiato appositamente da New York fino a Città del Capo per esprimersi pubblicamente sull'argomento al fianco di Marco Bizzarri, in quella che è sembrata essere un'operazione di pubbliche relazioni ben orchestrata per aiutare Gucci a porre definitivamente fine alla polemica.
 
Naomi Campbell si è detta lieta di apprendere che le polemiche avevano spinto Gucci a intensificare le iniziative a favore della moda africana e a promuovere la diversità. Il marchio ha recentemente annunciato un programma di patrocinio di giovani stilisti africani in quattro città dell’Africa: Città del Capo, Nairobi in Kenya, Lagos in Nigeria e Accra in Ghana.
 
Gucci si è quindi aggiunto alla lista dei marchi che stanno cercando di fare del loro meglio per promuovere pubblicamente la diversità e l'inclusione, dopo aver dovuto ritirare dal commercio dei prodotti o delle campagne pubblicitarie percepite come culturalmente irrispettose. Prada è stato trascinato in una polemica simile l'anno scorso, dopo aver proposto un portachiavi a forma di scimmia. Allora, il regista Spike Lee aveva chiesto di boicottare Prada, così come ha fatto con Gucci. Anche Dolce & Gabbana è stato preso di mira da critiche feroci, dopo aver pubblicato qualche mese fa una serie di video con donne cinesi incapaci di mangiare cibo italiano con le bacchette, sottolineando con doppi sensi il loro impaccio. Lo scandalo ha determinato un mancato guadagno molto significativo per il marchio italiano, perché molti suoi rivenditori in Cina hanno smesso di distribuirlo in risposta allo sdegno del pubblico.

Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.