Per Essilux 2022 da record, nel mirino nuove acquisizioni

Un 2022 record per fatturato, utile operativo e utile netto. Dividendo aumentato a 3,23 euro per azione con una crescita del 29% rispetto all'anno precedente. Un inizio di 2023 migliore delle stime. Sono ottimi segnali da EssilorLuxottica, che non smette di guardare a nuove acquisizioni, ma non sufficienti per la Borsa, dove il titolo ha ceduto il 4,24% a 167,15 euro tra scambi molto forti.

Il gigante delle lenti e delle montature per occhiali nei conti record dell'anno scorso registra infatti un rallentamento nel quarto quadrimestre, specie nell'e-commerce, in Asia e in America latina, con gli analisti che evidenziano margini del secondo semestre inferiori alle previsioni. Inoltre ha 'solo' confermato le stime al 2026, quando in genere il mercato confida sempre in un miglioramento.

"Nel 2023 siamo sulla buona strada per raggiungere i target fissati per il 2026, come già avvenuto nel corso dell'anno scorso", spiega Stefano Grassi, direttore finanziario di Essilux nella conference call con gli analisti finanziari sui risultati 2022. Con il gruppo che, nel dettaglio, conferma il proprio obiettivo di crescita del fatturato annuo a cambi costanti fino al 2026 a un tasso 'mid-single-digit' (cioè attorno o poco superiore al 5%) e prevede di conseguire un utile operativo adjusted tra il 19-20% dei ricavi entro la fine del periodo.

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L'inizio del 2023 è comunque "migliore delle attese: il mercato sta rispondendo alla nostra offerta, però è ancora presto per dire quale sarà il trend di crescita dell'intero anno", aggiunge Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato, ricordando che "anche se nel 2023 l'inflazione continuerà a rimanere elevata, cercheremo di non scaricare il rialzo dei costi sui clienti alzando i listini dei prezzi".

E poi un'indicazione. "Le operazioni di mergers and acquisitions sono una parte cruciale della nostra strategia: l'anno scorso siamo rimasti relativamente tranquilli per integrare al meglio le acquisizioni fatte", ma potrebbero essere in arrivo nuove operazioni, anticipa Milleri agli analisti.

Una strategia che può poggiare su conti solidi. L'anno scorso in particolare il fatturato del gruppo è arrivato 24,5 miliardi, in aumento del 13,9% rispetto al 2021 su base comparabile, e l'utile netto di gruppo adjusted è stato di 2,86 miliardi nell'intero anno, in crescita del 15,4% a cambi costanti, all'11,7% dei ricavi. Ma nel quarto trimestre il fatturato è salito 'solo' del 3,9% a cambi costanti, con l'Europa a trainare: l'area Emea è stata la migliore, con una crescita del 6,2% grazie soprattutto ai buoni risultati di Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e dei Paesi scandinavi. In Nord America i ricavi sono aumentati del 2,7% rispetto a un trimestre che fu da boom negli Stati Uniti nel 2021. L'e-commerce ha decelerato nell'ultimo trimestre segnando una crescita dell'1%, con le vendite on line che comunque rappresentano complessivamente il 7% del fatturato del gruppo. (ANSA).