Pepe Jeans ricorre a Rothschild e McKinsey per ristrutturarsi e rifinanziare il debito
Di proprietà del multimilionario libanese Najib Mikati e con sede sociale a Barcellona, il marchio Pepe Jeans sta mettendo in atto un piano di risanamento per tornare in buona salute dal punto di vista economico con l'aiuto dell'agenzia di consulenza McKinsey e della banca d’investimenti Rothschild.

Pepe Jeans avrebbe contattato le due entità perché lo aiutassero a porre in essere un piano di risanamento aziendale al fine di diminuire la portata della rete di negozi e il numero dei dipendenti, secondo le informazioni pubblicate martedì dal giornale economico spagnolo El Confidencial. Il marchio ha richiesto i servizi dell'agenzia McKinsey per effettuare una verifica delle sue spese, e lavorare con il presidente di Pepe Jeans, Carlos Ortega, per tentare di adattare il suo modello di business all’era del digitale e alle nuove abitudini dei consumatori.
Pepe Jeans ha anche fatto ricorso alla banca d’investimenti Rothschild per rinegoziare il finanziamento del debito di 250 milioni di euro che ha contratto presso le banche BBVA, Santander, Caixabank, Bankia e Barclays. Il marchio negozierà con i suoi creditori per la terza volta: due estensioni gli sono già state concesse nell’ultimo trimestre del 2016 e un prolungamento dell'ammortamento del suo prestito fino a luglio 2021 gli è stato accordato nel giugno del 2017.
Pepe Jeans ha la sede esecutiva in Spagna, quella fiscale in Olanda e il suo mercato principale è il Regno Unito. Dal 2015, il marchio spagnolo fa parte del gruppo di investimento libanese M1, che l’ha acquisito per la somma di 720 milioni di euro. Oggi, il revisore del gruppo PwC ritiene che il suo valore reale sia peggiorato a causa dell'evoluzione negativa del suo fatturato.
Il gruppo di moda ha cominciato ad accusare perdite nel 2017 con una minusvalenza in conto capitale di 13,11 milioni di euro. Nell’ultimo esercizio, secondo El Confidencial, questa cifra è aumentata ancora, a 13,68 milioni di euro, con un EBITDA negativo di 12,72 milioni di euro e un fatturato di 566 milioni di euro, identico a quello del 2017.
Nel prossimo futuro, Pepe Jeans dovrà soprattutto affrontare la ristrutturazione della sua rete di store. A fine marzo del 2018, il gruppo disponeva di 355 punti vendita: 219 boutique Pepe Jeans London, 105 vetrine del brand Hackett, 29 negozi partner Tommy Hilfiger, 2 negozi Norton e 16 spazi ad insegna Façonnable.
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