13 giu 2022
Pence 1979 rafforza il total-look. Focus su Europa e Nord America
13 giu 2022
Pence 1979 torna a Pitti Uomo con un omaggio agli anni ’90. Il brand, passato un anno fa sotto il controllo di Ipo Fashion & Design, svela sul palcoscenico di punta della moda maschile una collezione dal sapore green ispirata al casualwear di quegli anni. Protagonista della primavera-estate 2023 le nuove tecnologie, come racconta a FashionNertwork.com Kajetana Orsini, marketing & communication director del brand veneto. Al debutto “due lavaggi che prevendono l’utilizzo di un laser in sostituzione dell’acqua permettendo così di risparmiare su una risorsa così tanto preziosa”.
Il brand ha appena rilanciato la piattaforma di e-commerce, online da giugno in italiano e inglese nei 27 Paesi Ue, e continua ad investire sul total-look. “La ‘main collection’ vede di stagione in stagione un incremento sempre più importante”, osserva la manager, che ricorda come il denim – in particolare la parte pantalone – rappresenti il core business di Pence 1979 con un’incidenza del 60% sul fatturato. Con l’ultima stagione il brand ha poi raggiunto la “quasi parità tra uomo e donna, quest’ultima ancora al 54% del fatturato, contro il 46% dell’uomo”, prosegue Orsini.
La label è distribuita in 102 multimarca a livello globale e vanta una forte presenza in Italia. “L’operazione di acquisizione si inquadra nell’espansione commerciale del marchio, con il consolidamento nella Penisola e l’espansione sui mercati europei per poi passare all’implementazione in mercati come il Nord America”, sottolinea Orsini.
A giugno 2021 Ipo Fashion & Design diventa socio di maggioranza di Cpa, società specializzata in luxury fashion che produce il marchio Pence 1979, accanto ai fratelli Dora e Davide Zecchin. Dora Zecchin è contitolare di minoranza del marchio e sua direttrice creativa, oltre a far parte del Cda di Cpa. Il padre Otello Zecchin, fondatore di Cpa, ne rimane alla guida come Ad, mentre il figlio Davide è il responsabile della parte produttiva.
“Il ritorno a Pitti è sicuramente un segnale molto importante della volontà di un ritorno alla vita oltre che di una ripresa economica”, aggiunge Orsini. “Il ritorno al contattato con i nostri clienti è importantissimo perché si traduce nel toccare con mano la qualità dei capi, cosa fondamentale e che stava diventando sempre più complicata, soprattutto per i clienti esteri che hanno avuto grande difficoltà a viaggiare”.
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