29 nov 2021
PdiPigna celebra il design italiano, vuole crescere all’estero e progetta collaborazioni con il fashion
29 nov 2021
PdiPigna, il brand di stationey premium made in Italy lanciato nell’ottobre 2020 dalla storica azienda Cartiere Paolo Pigna, fondata nel 1839, ha avviato un nuovo progetto volto a celebrare la creatività del design italiano reinterpretando i lavori e le opere di alcuni tra i suoi più celebri esponenti o ispirandosi ad oggetti iconici del nostro passato. Enzo Mari, Giò Ponti, ma anche la famosa Lettera 22 di Olivetti o più in generale il concetto di made in Italy alle sue origini, gli anni ’50, sono i protagonisti di quest'ultima iniziativa.

La mente creativa dietro al progetto è quella di Matteo Ragni, due volte Compasso d’Oro, che ha rivisitato i diversi input con una nuova prospettiva internazionale e contemporanea.
“L’idea di PdiPigna ci è venuta la prima volta nell’aprile del 2019, durante le celebrazioni per i 180 anni dell’azienda. Abbiamo creato un’installazione per la design week con grafiche degli anni ’50 e ’70 riprese dai nostri archivi; quando Emmanuel Plat, Direttore del Merchandising del MoMa di New York, le ha viste, ci ha chiesto di rieditare due capsule collection per il temporay store dedicato al Made in Italy al MoMa Design Store, che in un mese sono andate sold out. Da lì, l’idea di far diventare il progetto una vera e propria linea”, ha spiegato a FashionNetwork.com Andrea Carnevale, Chief Marketing Officer di Pigna. “PdiPigna è nato con l’idea di voler creare una piattaforma di eccellenza della cultura italiana che ne tocchi tutti gli ambiti più iconici e rappresentativi trasformandoli in oggetti di cancelleria. Sono tre le parole chiave alla base del progetto: made in Italy, design e sostenibilità. Ogni taccuino o agenda racconta al proprio interno in ottica storytelling il personaggio o l’oggetto a cui si ispira, in doppia lingua; un racconto che vuole reinterpretare la tradizione in chiavi nuove e inedite. Siamo orgogliosi di annunciare che il progetto PdiPigna è anche finalista dell’edizione 2022 del Compasso d’Oro”.
Per quanto riguarda la distribuzione, con PdiPigna l’azienda non pensa solo all’Italia, ma anche all’estero: “Oltre a una presenza in Rinascente a Milano con un corner dedicato a partire dall’8 novembre e uno spazio nel bookshop del Museo milanese del design ADI e in Triennale, con PdiPigna vogliamo espanderci a livello internazionale, di fatto per la prima volta nella storia dell’azienda”, prosegue Carnevale. “Inaugureremo a dicembre a Singapore un corner presso Tangs, uno dei principali department store della città, che rimarrà aperto fino a febbraio 2022 e uno spazio da Kinokuniya, una catena giapponese di librerie che ha sedi anche a New York e Hong Kong. Per quanto riguarda la Grande Mela, stiamo lavorando a due corner in concept store a Manhattan; saremo poi presenti anche presso il bookshop del Centre Pompidou di Parigi. Stiamo puntando a una distribuzione estera in luoghi iconici e ad alto traffico, adatti a raccontare l'eccellenza della cultura italiana”.

Grazie a questa nuova strategia, la società, che attualmente realizza il proprio fatturato principalmente in Italia, punta ad arrivare a una quota estera superiore al 10% nei prossimi tre anni. Oltre allo storico marchio Pigna e all’offerta premium PdiPigna, l’azienda possiede anche il brand Monocromo, la linea di cartoleria dedicata ai teenager più venduta in Italia, che si è ampliata con astucci, diari, zaini e potrebbe vedere ulteriori brand extension.
“Abbiamo un fatturato di circa 32 milioni di euro, cresciuto del 14% negli ultimi tre anni. Il 2020 si è chiuso a -6%, risultato comunque eccezionale in tempi di pandemia, ma il 2021 salirà del +25%, sopra la media del mercato. Per PdiPigna l’obiettivo di crescita per i prossimi tre anni è mantenere un trend del +10/+15% annuo”, precisa Carnevale. “Attualmente la crescita è stata trainata soprattutto da Pigna e Monocromo, ma PdiPigna ci sta permettendo di esplorare nuovi territori, in cui non siamo mai entrati, con nuovi progetti in ambito lifestyle, design e fashion, di cui non possiamo ancora anticipare nulla. Diversi segnali ci confermano che da oltre un anno lo stationery sta tornando a essere cool, anche tra i giovani, c’è bisogno di sensorialità; ne è riprova il fatto che anche grandi brand del lusso si stanno avvicinando al settore, come ad esempio Gucci con il progetto Gucci Cartoleria”.

Oltre ad essere stata protagonista della 100esima edizione dei saloni di Pitti Immagine con un’installazione dedicata (un taccuino alto 2 metri e mezzo al padiglione centrale), PdiPigna è presente in veste di supporting sponsor nel Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai (1 ottobre 2021 – 31 marzo 2022), per celebrare ancora una volta, la bellezza, il design e l’expertise italiani.
L’azienda, inserita nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, ha recentemente pubblicato il suo primo Bilancio di Sostenibilità 2020, che pone al centro di ogni azione della società tre pilastri fondamentali: ambiente, salute e sicurezza.
“Meno energia, meno acqua, meno emissioni, meno sprechi, meno plastica, più ricerca, più attenzione al mondo dell’educazione e progetti rivolti alle giovani generazioni, più soddisfazione e valorizzazione per chi lavora”, sono gli obiettivi che Pigna si prefigge, attraverso la ricerca di nuovi materiali di riciclo e soluzioni eco-sostenibili, l’internazionalizzazione, la digitalizzazione, le nuove pratiche e politiche di gestione dell’energia, del consumo di acqua e le emissioni di CO2, ma anche ponendo attenzione a tematiche di impatto e interesse sociale, come occupazione, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, formazione dei dipendenti, parità di genere e attenzione verso tutti gli stakeholder interni ed esterni, con un particolare riferimento al mondo dell’educazione e della scuola.
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