Paul & Shark innesta il turbo su tutti i fronti
Negozi, management, immagine, prodotti, nuovi mercati… Paul & Shark ha avviato nel corso dell'ultimo anno un importante piano di consolidamento e sviluppo. Ultimo progetto in ordine di tempo, l'apertura a Parigi di una boutique di 175 metri quadrati situata non lontano da Hermès, Givenchy e Roger Vivier, al 36 di rue du Faubourg Saint-Honoré. Il negozio è gestito in franchising dalla società Aramis, che aveva precedentemente collocato a questo indirizzo un negozio Brioni.
"Abbiamo dovuto spostare il nostro negozio precedente situato al numero 68, proprio di fronte all’Eliseo, perché questa sezione di strada è stata chiusa per motivi di sicurezza. Con i suoi due livelli, la nuova boutique è superba. La Francia è uno dei nostri mercati più importanti in Europa. Abbiamo appena siglato un accordo con le Galeries Lafayette e apriremo un punto vendita anche in un centro commerciale”, ci confida il direttore generlae, Enrico Airoldi, di ritorno dalla Corea del Sud e in partenza per la Russia, dove il marchio aprirà due nuovi negozi.
Nell’Esagono, Paul & Shark aprirà all’interno delle Galeries Lafayette uno spazio di 25 mq. a Nizza entro un mese e uno shop-in-shop di 40 mq. a Parigi a fine 2018. Inoltre, la label ha costituito una joint venture, di cui possiede la maggioranza, con il suo franchisee per gestire il negozio di Cannes, su rue d’Antibes.
Proveniente dallo specialista dell’abbigliamento maschile Lardini, Enrico Airoldi guida da marzo 2017 lo sviluppo del marchio come suo Direttore Generale. Un posto creato in quell’occasione dal Presidente e Amministratore Delegato Andrea Dini per managerializzare maggiormente l’azienda familiare. Siamo infatti arrivati alla terza generazione della famiglia proprietaria della società Dama, che gestisce Paul & Shark sin dalla sua nascita a Varese, dove è collocato anche il polo logistico aziendale di 30.000 metri quadrati.
L’attività risale in realtà al 1921, con la nascita della fabbrica di maglie Maglificio Daco, acquistata e riaperta nel 1948 da Gian Ludovico Dini, che le attribuisce il nuovo nome di Dama nel 1957. Il produttore, che arriva ad essere il fornitore di parecchie grandi firme, lancia nel 1978 il proprio marchio, Paul & Shark, specializzato nello sportswear ispirato al mondo della nautica, che propone sin dall’inizio prodotti dalle altre prestazioni tecniche.
“Produciamo ancora tutta la maglieria nella nostra fabbrica di Varese, e il resto in Italia sviluppando dei tessuti esclusivi ultraperformanti, soprattutto per l’outerwear”, sottolinea il manager. Grande tecnicità e notevole qualità che si percepiscono subito nelle collezioni e nei materiali usati.
Posizionato nel medio-alto di gamma, Paul & Shark propone un prêt-à-porter “smart casual”, con un’offerta principalmente rivolta agli uomini. La donna rappresenta solamente il 10% delle vendite. La polo classica è venduta a 169 euro, il pantalone di cotone a 217 euro, la giacca da uomo a 496 euro.
Da alcune stagioni, l’ufficio stile è stato potenziato per ringiovanire l’offerta e l’immagine di marca, che fino ad ora si rivolgeva ancora a un uomo piuttosto maturo. Per completare questo lifting, la prossima stagione saranno lanciate delle collaborazioni in co-branding. Infine, un nuovo concept di negozio, più moderno e di design, è stato sviluppato è già applicato a molti negozi, tra i quali quelli di Parigi, Regent Street a Londra e Via Montenapoleone a Milano.
L’azienda, che impiega 400 presone e che nel 2017 ha registrato un fatturato di 151 milioni di euro con un margine operativo lordo (Ebitda) arrivato al 20%, ha anche assunto un responsabile dell’universo Digital, il cui nome sarà presto annunciato, per lanciare il proprio e-commerce entro la fine di quest’anno.
In totale, il brand Paul & Shark è presente in 76 Paesi con 200 store monomarca, 180 dei quali in franchising, ai quali si aggiungono 46 punti vendita in Cina, ripresi in gestione diretta dalla società a gennaio. Inoltre il marchio è distribuito da 2.000 clienti multimarca.
Il suo primo mercato è costituito dall’Europa, in cui l’Italia rappresenta l’8% delle vendite totali, seguita dalla Cina. Negli Stati Uniti il marchio è ancora poco presente, tanto che vi ha chiuso la sua filiale due anni fa per affidare la distribuzione a un agente locale, e conta tre negozi a New York, Las Vegas e Miami. Paul & Shark intende inoltre approdare in Giappone e Corea, dove per ora è presente solo presso alcune insegne multimarca.
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