Patrick Calmels (Twitter): “Il peso della conversazione sul lusso è estremamente potente”
Mentre il patron di Tesla, il miliardario Elon Musk, ha annunciato la sua intenzione di acquistare Twitter, la piattaforma continua la sua “offensiva” verso le maison del lusso. Patrick Calmels, Industry Lead e Key Account Manager Luxury del sito per la Francia, fa il punto con FashionNetwork.com sulla crescente importanza del settore moda sul famoso social network, che ha riunito 229 milioni di utenti attivi giornalieri nel primo trimestre del 2022.
FashionNetwork.com: Qual è il rapporto del settore del lusso con Twitter?
Patrick Calmels: Il lusso è uno dei temi più importanti su Twitter. Dopo lo sport e l'attualità, è il terzo argomento più discusso in termini di contributori unici e il settimo in termini di volumi. I marchi vengono da noi per attivare dei contenuti e generare conversazioni. È colossale. Tutto ciò è esploso con le Fashion Week e le settimane della Haute Couture, ma anche con la serata degli Oscar e il Metaverso. Ogni giorno c'è l'occasione per parlare di lusso. Il peso della conversazione sul lusso sulla piattaforma è estremamente potente.
FNW: In che modo potete aiutare la moda e il lusso?
PC: La piattaforma offre il più grande focus group del mondo. Consente di rilevare le tendenze e l’evoluzione delle aspettative. Ai brand piace seguire le conversazioni su Twitter per prendere idee, trarne ispirazione per preparare le loro collezioni. Vengono da noi anche per comunicare le loro notizie e ci consultano per preparare le attivazioni e metterle in sequenza, dai teaser pre-sfilata ai tweet pubblicati dopo per continuare ad alimentare la conversazione. Twitter Spaces, che da un anno e mezzo offre conversazioni audio, è molto utilizzato dai marchi per la dialogare in diretta. Li aiutiamo a usare il formato giusto e a indirizzare correttamente il pubblico, tramite i nostri spazi pubblicitari. Bisogna essere molto tattici.
FNW: Quali sono i temi più discussi riguardo a una sfilata?
PC: Prima di tutto gli ospiti, poi la location, infine le reazioni alle dichiarazioni del direttore artistico e in quarta posizione la collezione stessa. Durante l'ultima Fashion Week abbiamo contato 110 milioni di visualizzazioni. Le maison ci utilizzano anche per trasmettere in diretta le loro sfilate. Siamo diventati la piattaforma leader per numero di visualizzazioni delle passerelle. La moda è la terza categoria dei nostri live, dopo i concerti e lo sport. Siamo passati da 150 milioni di visualizzazioni per le sfilate live nel 2020 a 400 milioni nel 2021.
FNW: Che consigli date ai brand?
PC: Su Twitter c'è un aspetto diretto, molto autentico e senza filtri della conversazione. Alcuni marchi vogliono “giocare” con questo tipo di pubblico. Ad esempio, abbiamo suggerito a Louis Vuitton di utilizzare la boy band sudcoreana BTS, i loro ambassador, perché invitassero direttamente la loro audience a guardare la sfilata del brand, senza che questo impattasse sulla conversazione della griffe, che lo scorso settembre ha guadagnato un milione di follower in una settimana.
FNW: Come si è evoluto i rapporto tra i marchi e i social network?
PC: I brand utilizzano sempre di più i social media, è lì che si trova il loro pubblico. Ciò richiede una strategia. Le maison devono trovare il proprio tono, dei temi pertinenti su cui intervenire, scegliere le community a cui rivolgersi. Spesso, il primo istinto è quello di creare lo stesso contenuto per i diversi social network. Gli utenti di Twitter, ad esempio, leggono ancora molto il testo, quindi prendersene cura è strategico tanto quanto l'immagine o il video che lo accompagnano.
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