9 mar 2019
Pasquale Bruni apre da Printemps a Parigi e pensa alla Cina
9 mar 2019
Pasquale Bruni, brand di alta gioielleria fondato a Valenza nel 1976, cambia indirizzo a Parigi. La griffe, che in passato nella capitale francese aveva una boutique in Place Vendôme, chiusa per passare in Galeries Lafayettes, sceglie ora il department store Printemps per aprire, nell’arco del prossimo mese, un nuovo shop-in-shop.
“Stiamo puntando soprattutto sul canale dei department store, in cui riscuotiamo un grande successo. Negli Stati Uniti, nostro secondo mercato dopo Italia e Russia, siamo da Neiman Marcus, per cui realizziamo anche linee in esclusiva e dove abbiamo inaugurato lo scorso anno un corner nello store di Los Angeles; vorremmo continuare con questa strategia anche in altre grandi catene statunitensi”, ha spiegato a FashionNetwork.com Daniele Bruni, figlio del fondatore Pasquale, trasferitosi da due anni a New York, dove l’azienda ha aperto un ufficio nel 2016, proprio per seguire il mercato americano. “Siamo inoltre in trattativa con SKP, uno dei principali department cinesi, per inaugurare tra il 2019 e il 2020 tre spazi nei due store di Pechino e in quello di Shanghai”.
Sul fronte retail, Pasquale Bruni ha un negozio a Roma in via del Babuino e uno a Milano, che quest’anno si trasferirà da via della Spiga a via Monte Napoleone. “I nostri store stanno performando bene; stiamo valutando nuove aperture in città chiave come Firenze e Venezia, e forse anche un negozio stagionale a Capri”, ha proseguito Bruni. “L’Italia oggi rappresenta il 20% del nostro giro d’affari, che globalmente è cresciuto di circa il +20% lo scorso anno”.
Sotto la Direzione Creativa di Eugenia Bruni, l’altra figlia di Pasquale, la collezione presentata dalla griffe in occasione della fashion week milanese vuole essere una celebrazione della donna e della sua libertà e indipendenza. Fonti di ispirazione, la luna e i fiori.
“Alcune linee della nuova collezione hanno nelle loro pietre l’energia lunare, che rappresenta la femminilità. Alcuni modelli presentano l’unione di lapislazzulo e agata bianca, sovrapposti a ottenere l’indaco, il colore della spiritualità”, ci ha raccontato la designer. “Con ‘Figlia dei Fiori’ ho voluto creare gioielli molto morbidi, che la donna può indossare da sola senza bisogno di alcun aiuto, perché credo fortemente che a una donna non debba mai mancare la propria indipendenza. Gli anelli ‘vestono’ la mano e diventano quasi elementi ipnotici. C’è una grande studio del pavé per ottenere la massima brillantezza ed effetti che cambiano tra il giorno e la sera”.
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