21 apr 2013
Parte la rivoluzione Altagamma con Andrea Illy nuovo presidente
21 apr 2013
Grandi cambiamenti in Altagamma. La Fondazione che riunisce le aziende del lusso italiano ha avviato un processo di profondi cambiamenti che riguardano la sua governance e la sua missione. “Dopo aver celebrato i venti anni di vita, Fondazione Altagamma riparte con nuovi vertici e ambiziosi progetti per il futuro”, annuncia in un documento reso pubblico venerdì 19 aprile.
Riuniti in assemblea i delegati delle 76 imprese dell’associazione hanno eletto nuovo Presidente Andrea Illy, che succede a Claudio Luti (Kartell). Quest’ultimo, che era stato eletto alla testa di Altagamma in giugno 2012 per un mandato di tre anni, ha dovuto lasciare la carica di presidenza perché impegnato da ottobre 2012 nella Presidenza di Cosmit, l'ente fieristico milanese che gestisce tra gli altri il Salone del Mobile.

Il Comitato di Presidenza, che raggruppa i Vice Presidenti, è ampliato. Prima ad affiancare Claudio Luti c’erano solo Andrea Illy e Paolo Zegna. Ora i Vice Presidenti sono in sei: Paolo Zegna ( Vice Presidente Vicario), Francesca Bortolotto Possati, Armando Branchini, Matteo Lunelli, Claudio Luti, Laudomia Pucci. A ognuno di loro viene affidata una delega per seguire e gestire dei settori o delle tematiche trasversali.
Il Consiglio di Amministrazione, reso invece più snello (da 25 a 16 membri), sarà affiancato da una Consulta Strategica, incaricata di riunirsi quattro volte l’anno per definire le linee generali della strategia della Fondazione. Questo nuovo organismo ha come missione di fornire contributi di visione e progettuali agli imprenditori di Altagamma.
La visione strategica per il prossimo triennio è incentrata sul consolidamento del profilo istituzionale della Fondazione per migliorare la competitività del sistema di fascia alta. In questo ambito le imprese del lusso intendono attivarsi per avviare una partnership pubblico/privata tra governo e Altagamma.
L’obiettivo di questa partnership è di dimostrare con analisi numeriche e fattuali che i settori dell’alta gamma italiana sono i “motori” delle esportazioni e del valore aggiunto e generano ricadute positive su tutto il resto dell’industria, sottolinea l’associazione. A questo proposito l’Istituto CRESV dell’Università Bocconi sta realizzando per la Fondazione uno studio che analizza nel dettaglio il contributo dell’alta gamma al PIL, all’occupazione, alle esportazioni, agli investimenti e al gettito fiscale.
Ultima sfida: il rilancio di Milano. “Una serie di concause aventi origini molto diverse ha fatto sì che andasse in crisi il meccanismo della Moda a Milano. Al cospetto di questa crescente debolezza, si sono fatti via, via più decisi gli attacchi dei competitor, Londra e New York nella fattispecie mentre Parigi, già leader, ha visto aumentare il suo vantaggio sul capoluogo lombardo”, analizza Altagamma nel suo documento.
La Fondazione s’impegna a lavorare al rilancio contemporaneo a Milano dei settori moda, design e alimentare attraverso formule innovative. Tra le priorità: la valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele, la creazione a Milano del Museo Altagamma, un programma di collaborazione con l’Expo e una campagna di comunicazione per rafforzare la “Coolness” di Milano.
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