Ansa
21 gen 2014
Paris Haute Couture: Vionnet , sfila la moda di Hussein Chalayan
Ansa
21 gen 2014
Capi d'autore, quasi arte contemporanea da Vionnet dove è arrivato - e si vede - anche Hussein Chalayan, il bravo designer turco-cipriota che è sempre rimasto in una nicchia per pochi, roba chic e d'avanguardia. È suo lo stile elegante e intellettuale della demi couture Vionnet, presentata a Parigi, anche se raccontano che Goga Ashkenazi ci metta mano e "corregga" i disegni, insomma abbia sempre voglia di dire la sua dato che si è conferita il ruolo di direttore artistico, oltre che amministratore, presidente e proprietario della maison.
Per il prêt-à-porter ha assoldato ben 8 designer, noi eravamo rimasti a tre nomi, ma lei ci ha corretto. Bello avere tanti soldi da buttare, certo meglio spenderli per divertirsi così che in altre maniere. Meglio comprarsi una casa di moda di antico lignaggio, che però faceva perdere un sacco di soldi a Matteo Marzotto e al suo socio Gianni Castiglioni (Marni). Ai due non è parso vero di trovare un'acquirente e la bella lady kazaka, indefessa socialite internazionale con base a Londra e aspirante guru della moda, ha trovato un modo per stare attivamente sotto i riflettori. Due figli da un noto personaggio politico del suo paese, una storia durata poco anche con Lapo Elkann, ora la bella Goga fa base a Milano, sempreché la si pensi ferma in qualche posto.
La collezione di Chalayan, anzi sua e di Chalayan tiene a precisare la signora, è bella e si potrebbe dire strana, per essere quasi alta moda. Moderna, anzi contemporanea, ispirata alla cultura industriale, alle architetture moderne, agli impianti elettrici e ai circuiti stampati. Quattro capi per descrivere il tutto: la tunica in cinque strati di organza color carne ha dei cerchi tagliati a laser che formano quasi una scala a chiocciola sul fianco del vestito. L'abito in raggiera di plissé è trattenuto da un collare di setole in silicone con effetto corallo: bianco, grigio, nero e stampato sulle pieghe che aprendosi fanno svanire il disegno. Il lungo vestito che richiama un gioco di scaffali è trattenuto da un intrigo di fili elettrici, gli stessi che diventano inusitati bracciali e collari. Incontro di quarto tipo quello con l'abito incompiuto, stampato come un cartamodello ancora da tagliare ma già indossato. Coraggiosa collezione non priva di fascino, in passerella su alti sandali chiusi da laccetti come fili elettrici.
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