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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
26 giu 2022
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Parigi moda uomo, venerdì: Paul Smith, Dior e Comme des Garçons

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
26 giu 2022

Venerdì i fashionisti hanno dovuto girovagare per varie zone di Parigi, iniziando la giornata in un ufficio postale in disuso con Paul Smith, spostandosi poi in un luogo sacro per la sfilata di Dior e infine fermandosi vicino all'Opéra per Comme des Garçons.

Dior: giardinaggio a Granville pensando a Charleston

Kim Jones è tornato letteralmente alle radici di Christian Dior in una poetica sfilata maschile presentata all’interno di una squisita replica della villa di famiglia del fondatore a Granville.

Dior - Primavera-Estate 2023 - Menswear - Parigi - © PixelFormula


I modelli appaiono in passerella uscendo da una versione di dimensioni dimezzate di questa villa normanna, situata su una scogliera a picco sull'oceano, per sfilare su una passerella ricoperta di erba appena tagliata, in un giardino lungo cinquanta metri decorato con fiori veri. Sfilano dirigendosi verso il Sussex e una replica estremamente curata di Charleston, luogo di nascita del pittore britannico post-impressionista Duncan Grant, che ha ispirato il défilé.

In una stagione in cui molti designer hanno espresso il desiderio di tornare alla vita rurale, questa è stata l'espressione più pura di quel tipo di richiamo alla natura.

Chic orticolo nell'abito beige di un agricoltore-gentiluomo che ha aperto le danze, cui sono seguiti un grembiule da giardiniere tagliato in un top asimmetrico ed ingegnose maglie ricamate con motivi agricoli.

Le creazioni di Duncan Grant, pittore-star del gruppo di Bloomsbury, sono apparse su bucoliche felpe a intarsio, o sui pantaloncini indossati sopra i leggings.
 
Camminando sul terreno con stivali di gomma tagliati come stivali Chelsea, i modelli indossavano mini cartelle con finiture simili a pergolati da giardino. Queste stesse finiture si potevano ritrovare su scarpe da trekking e sneaker.

“Mescoliamo utilità, natura e giardinaggio con un New Look stilizzato e le opere di Duncan Grant, un mix tra casual e formal-chic. C'è questa idea del passare del tempo, dei cambiamenti del tempo, della luce a seconda delle stagioni, e allo stesso tempo di una continuità, quella di una comunità artistica e del patrimonio di Christian Dior”, ha spiegato Kim Jones, che ha visitato per la prima volta Charleston all'età di 14 anni.

Scozzese, il pittore trascorse gran parte della sua infanzia all'estero, nei paesi del Commonwealth, proprio come Kim Jones. Duncan Grant visse quand’era molto giovane in India e Birmania, Kim Jones in Africa.
 
Conosciuto per la sua bellezza e per i suoi numerosi amanti famosi – da Lytton Strachey a John Maynard Keynes, il più influente uomo d'affari del XX secolo – Duncan Grant ha anche vissuto per quarant’anni con Vanessa Bell, ed entrambi hanno concluso la loro vita a Charleston.
 
Stephen Jones, collaboratore di lunga data di Kim, è entrato nell'atmosfera del giardinaggio disegnando un cappello nuovo di zecca: una specie di panama sopra un berretto da baseball. Ancora una volta, alcuni di questi copricapo sfoggiavano finiture a reticolo.
 
Un altro elemento chiave dell'era di Jones per Dior sono i suoi nuovi tagli molto intelligenti, pieni di giochi visivi e trucchi sartoriali. L'idea migliore della stagione sono i revers doppi che formano nuove maniche. Può sembrare complicato, e lo è stato, ma il lavoro di taglio è stato così eccellente che l'effetto finale è parso fantastico. Oppure la notevole serie di snelli doppiopetto, sbiaditi sulle cuciture o sulle spalle, che sembravano stampati da una fotocopiatrice inceppatasi a metà operazione.

“C'è quest’idea di una vita rurale e tranquilla, più rilassata, in abiti pratici – dove ci si concentra sul giardinaggio, le passeggiate, la pesca – che contrasta allo stesso tempo con i codici Dior più eleganti e maggiormente formali”, ha spiegato Kim Jones.

Il tutto è stato supportato da una superba colonna sonora di Michel Gaubert, tra cui in particolare va segnalata Cowboy Lullaby di Tim McGraw e Faith Hill, e presentato sotto un gigantesco tendone eretto nei giardini della chiesa barocca di Val de Grâce. Insomma, Bloomsbury e fascino bucolico, e una sfilata in cui si poteva quasi sentire il suono di un ruscello gorgogliante, o persino il rumore delle onde. Una grande ovazione finale ha salutato la collezione. Applausi in particolare da parte di compatrioti britannici di Jones, come David Beckham o Naomi Campbell, seduti in prima fila.
 
Comme des Garçons: Oleg Popov incontra Grock
 
Proprio quando pensavamo di morire per tutto il banale streetwear di lusso e per la costante ricerca di equilibrio per il post pandemia, ecco la designer di Comme des Garçons Rei Kawakubo irrompere sulla scena proponendo una divina moda disruptive.

Comme des Garçons Homme Plus - Primavera-Estate 2023 - Menswear - Parigi - © PixelFormula


Come in un certo numero di collezioni recenti, Rei ha giocato con il concetto del clown, usando una miscela di umorismo e nostalgia per creare poesie in moda.
 
Nel caso in cui non aveste ricevuto il messaggio, la stilista ha fatto indossare delle maschere bizzarre su molti membri del cast, per poi mandare in tilt il suo reparto parrucchieri creando acconciature cerate così alte da sembrare rigide stalagmiti, che quasi arrivavano a sfiorare il soffitto dell'edificio per uffici abbandonato vicino all'Opéra di Parigi, dove è stato messo in scena lo show.
 
In aggiunta a ciò, i pantaloncini da ragazzino erano abbinati a top coat svasati; e i pantaloni sono stati tagliati tetraedrici e rifiniti sotto il ginocchio. Ma sebbene volutamente eccentrici, i risultati erano spesso splendidi. Ogni tanto sono apparsi cappotti da uomo edoardiani più sobri con tasche a toppa o pezze arlecchino. Ma il nocciolo della questione erano le fantasie da clown: un ricco stimolo per la vista, dopo tutto il merchandising visto la scorsa settimana nel menswear.
 
Nessun gran finale con tutti i modelli; nessun saluto dalla designer; non veniva neanche distribuita acqua nello spazio espositivo soffocante e dal soffitto basso. E, dopo attenta riflessione, chi vi scrive si è reso conto di aver appena assistito alla sua 50ma sfilata di Comme des Garçons.

Forse non una classica collezione di Rei Kawakubo. Ma, almeno, grazie a lei è sembrato per un momento che la moda incontrasse davvero l'arte.
 
Paul Smith: lavoro e svago
 
Importante esibizione di moda in stile anni '80 da Paul Smith, anche se con un risultato finale in cui nulla è parso nostalgico: sartoria leggera realizzata con cura, in cui i ragazzi sembrano destinati a starsene in spiaggia. 

Paul Smith - Primavera-Estate 2023 - Menswear - Parigi - © PixelFormula


“È incoraggiante vedere di nuovo le persone che indossano abiti sartoriali, anche se confezionati con pesi più leggeri e maggiormente facili da indossare”, ha spiegato Sir Paul nel backstage, in piedi davanti alle foto della sfilata.
 
Allestito all'interno di un ufficio postale in disuso nel XI arrondissement parigino, lo show presentava un sacco di zip, molte rifinite con riferimenti artistici: da spolverini e trench meravigliosamente fluttuanti, a un abito dal taglio perfetto con una finitura rugginosa realizzata con l’aerografo. Il défilé è iniziato e si è concluso con maglie stampate a colori degne di Mark Rothko.
 
Il tutto realizzato in una fantastica tavolozza moderna di lavanda, grigio pallido, pistacchio e un blu marino straordinariamente opaco. Colori che sono apparsi mescolati in fantastici cappotti con stampa giungla e camicie da party.
 
“Tessuti liquidi avvolti intorno al busto e riferimenti anni '80, come gli ampi revers e i colli bassi realizzati con tacche alte”, si è entusiasmato Sir Paul, ispirato da visite a gallerie, installazioni artistiche e murales fatti con l’aerografo degli anni '80.
 
“Una giornata in una galleria d'arte, con abiti facili da indossare. Sono piuttosto soddisfatto di questa collezione”, ha sorriso Smith, prima di passare improvvisamente un paio di calzini al critico Luke Leitch emettendo un’enorme risata.

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