Parigi moda uomo, domenica: visioni contrastanti da Thom Browne e Celine
Domenica, alle sfilate di abbigliamento maschile di Parigi si è potuto assistere a due visioni contrastanti: l'elegante guardarobasemi-svestito di Thom Browne, tutto in lana bouclé, e la moda retrò-rock di Hedi Slimane, in una sfilata letteralmente presa d’assalto da migliaia di teenager millennials.
Celine: abiti banali, sfilata febbrile
Una parola che non avremmo mai pensato di aver usato per Hedi Slimane era banale, ma questo è l'aggettivo che è subito balzato alla mente assistendo al suo ultimo défilé per Celine.

Non che l'evento in sé fosse banale, lo era solo gran parte della collezione… C'era infatti un senso di palpabile delirio per l'intero evento, messo in scena al Palais de Tokyo, lungo la Senna. A cominciare dalla folla enorme all’esterno – almeno 3.000 fan – che esultava e strepitava, composta da rocker, influencer e, soprattutto, membri di band di K-pop.
Quando Lisa delle Blackpink - la regina del K-pop e ambasciatrice di Celine dal 2020 - si è presentata, la folla all'esterno è andata in delirio, ribaltando le barriere. Avere 78 milioni di follower su Instagram comporta una certa popolarità.
Persino Bernard Arnault (l'uomo più ricco d'Europa, il cui colosso del lusso LVMH possiede Celine) ha partecipato al momento. BA ha trotterellato fuori per documentare il suo arrivo insieme agli amici V dei BTS e Park Bo-gum, sul suo cellulare, mentre un piccolo gruppo di uomini della sicurezza e decine di influencer asiatici s’inserivano sulla scia del multimiliardario seguendone i passi.
Quando le star asiatiche hanno finalmente preso posto, i paparazzi all'interno sono diventati così frenetici da far sembrare i piranha dei monaci trappisti.
Alla fine, lo show ha preso il via alla grande, con blazer e smoking dal taglio elegante, cosparsi di cristalli e ornati di fili d'argento e perle, indossati sopra pantaloncini e stivali Chelsea dalle suole enormi. I modelli avevano i capelli tinti e cerati all'indietro come nelle prime copertine dei Roxy Music.
Le calzature preferite di Hedi sono state gli stivali da cowboy con tacco cubano che troveranno sicuramente molti seguaci. Come ha fatto il marchio, del resto. Dopo che in una prima fase Slimane ha dovuto combattere per imprimere un proprio segno su Celine, il marchio francese ha riguadagnato terreno. LVMH non svela i risultati di Celine, ma a giudicare dai sorrisi a trentadue denti sui volti di Arnault e della CEO della maison, Severine Merle, Slimane sta chiaramente facendo dei bei numeri.

Forse però non sta più cogliendo lo spirito del tempo, perché questa era una collezione debole per gli standard di Hedi. Dagli abiti da scimmia con paillettes color Smarties agli strani maglioni a stelle e strisce c'erano un bel po' di errori madornali. Anche la famosa capacità sartoriale di Slimane sembrava spesso svanita, come nelle giacche oversize tagliate con maniche rimpicciolite.
E la continua reiterazione della colonna sonora, scritta ed interpretata da Gustaf – con la frase ripetuta all'infinito, “You know people do terrible things” (“Sai che le persone fanno cose terribili”) – non ha certo aiutato.
Non è stato d’aiuto nemmeno il fatto che pochi secondi dopo la fine della sfilata, solitamente un momento in cui il pubblico si allontana rapidamente, un annunciatore ha insistito: “Signore e signori, per favore, rimanete seduti, non potete andarvene”. E coloro che sono riusciti a sfuggire alle grinfie delle guardie di sicurezza e ad uscire dallo spazio artistico sono stati accolti all'esterno da una folla così ampia ed eccitata da trasmettere una sensazione d’inquietudine da Giorno della Locusta.
Tutto sommato, uno show non completamente riuscito, soprattutto per un designer così acclamato come Slimane. Il punto centrale della carriera di Hedi è l'abilità con cui si rivolge alla cultura e all'arte popolare usando l’intermediazione della moda. Questa sfilata e la corrispondente collezione, tuttavia, sembravano un mero riflesso pallido dei suoi grandi momenti delle stagioni precedenti.
Thom Browne: lana bouclé e cowboy
È incredibile cosa si può fare con un abito di flanella grigia, soprattutto se sei Thom Browne, che ha aperto il proprio show con cinque banchieri ragazzini. Prima che le cose si facessero un po’ pazze.

Il quintetto di apertura è apparso indossando il completo più avvolgente possibile composto da giacche, pantaloncini, estremità alari e valigette abbinate. Poi una serie di icone, bellezze del jet-set e gran dame (da Marisa Berenson a Farida Khelfa) è comparsa stringendo in mano degli inviti in una pantomima pre-organizzata che ha messo in scena un finto arrivo in ritardo allo show. Le signore fingevano rammarico e si comportavano come fossero stupefatte e inorridite per non riuscire a trovare il loro posto.
Quando alla fine si sono sedute, il cast di modelli ha ripreso il suo tour all'interno dell'Automobile Club in Place de la Concorde – nel tessuto chiave di Browne: la lana bouclé, il tipo normalmente preferito da Chanel, in menta piperita, rosa, lime e blu mare, rifinito con fili metallici. Coco per gattoni alla moda.
Tutto tagliato con eleganza in blazer, mini-giacche, soprabiti o redingote, ma con un buon numero di accessori eccentrici. Uomini in reggiseni di lana ritorta bouclé o in slip, anch’essi in lana bouclé. Questi ultimi abbinati a una gonna "bumster" o a pantaloncini che rivelano ampiamente i glutei.
Lana ritorta ancora su mocassini, cinture, cravatte e persino piccoli gioielli e ornamenti per il viso a forma di ancora marina, passando per un intero canile di borse a forma di cani - Jack Russell, terrier o bassotti.

Alcuni discreti riferimenti cowboy, mescolati ai codici WASP più borghesi, sono stati sottolineati da una canzone country western nella colonna sonora, che parlava di cavalli selvaggi scalcianti.
Tutto questo fino al look finale: un cowboy vagabondo seminudo in lana bouclé. Quest'ultimo probabilmente non ha mai cavalcato più a ovest che all'angolo tra Christopher Street e il fiume Hudson, il che non gli ha impedito di eseguire una perfetta imitazione di danza western, al suono del singolo Don 't Tell Me di Madonna.
Applausi tonanti sul finale, quelli più fragorosi dopo 12 giorni e oltre 100 sfilate nella stagione della moda maschile in Europa.
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