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Ansa
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Pubblicato il
26 gen 2009
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Parigi: Galliano esalta Dior con i fiamminghi
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Ansa
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26 gen 2009
26 gen 2009
Cento mani hanno lavorato a questa grandiosa collezione Dior che sfila sulle note e sulla voce della 'premiere dame' di Francia. Carla Sarkozy non c'é, ma canta in francese con la sua voce lieve 'I ragazzi della via Gluck' di Celentano, mentre - a contrasto - sale in passerella un'alta moda maestosa, ispirata agli artisti fiamminghi, ai colori di Vermeer, ai grandi colli degli aristocratici dipinti da Van Dick, ai fiori blu delle ceramiche di Delft.
![]() Galliano esalta Dior a Parigi |
Ma questa è anche una collezione che riprende e celebra proprio Christian Dior, colui che, contro l'austerità del secondo dopoguerra, riportò in voga l'abito come struttura, come ricchezza e abbondanza di tessuto e lavorazione. Dior lanciò il new look, il nuovo romanticismo delle gonne a corolla, e aprì la strada a molti ritorni, al bustino, alla gonna che sfiora il polpaccio, tutte cose che la sobrietà imposta dal conflitto mondiale aveva cancellato.
Ma la couture, e quindi soprattutto l'haute couture - sembra dire John Galliano - è fatta di ricchezza e architettura, e la sua magnificenza si propaga sulla moda intera e la nutre. Per questo dunque nessun risparmio e nessuna remora: "non veniamo da una guerra, la crisi tocca il credito ma non deve toccare la creatività" spiega Galliano. I personaggi escono dalle tele e gli abiti diventano grandi opere scultoree (la sfilata è al Museo Rodin).
Le volute in microruches, i cannoli e il plissé sono il marmo e la porcellana, il bronzo e l'argento di una inusitata rassegna statuaria. In scena, la 'giacca bar' della maison nei colori vibranti di Vermeer, dal giallo al celeste al bianco, diventa imponente mentre le strutture di Monsieur Dior, portate alla luce, mostrano un lavoro di scavo nella creatività del maestro. C'é voglia di fondamenta, per essere più che mai Dior.
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