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4 dic 2019
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Parigi e Bruxelles pronte a ritorsioni a dazi USA

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APCOM
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4 dic 2019

Sei i due leader, Donald Trump ed Emmanuel Macron, si dicono convinti di poter ripianare le loro differenze, il governo di Parigi e l'Unione Europea sono pronti a dare battaglia se il presidente USA passerà dalle parole ai fatti, imponendo dazi fino al 100% sulle importazioni di prodotti francesi, quali champagne e borsette, che hanno un valore complessivo di 2,4 miliardi di dollari.

ansa


La minaccia di tariffe punitive è arrivata da Trump dopo un'inchiesta dell'amministrazione USA che ha stabilito che la nuova tassa francese sui servizi digitali danneggia soprattutto i colossi tech statunitensi e alza il tono della disputa commerciale strisciante tra Stati Uniti ed Europa.

"Cominciano a tassare prodotti altrui perciò andiamo e li tassiamo", ha detto Trump prima del vertice Nato. In precedenza Trump aveva detto che non consentirà alla Francia di approfittare delle società USA e che l'Unione Europea tratta gli USA in modo molto ingiusto sul commercio.

Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha definito inaccettabile la minaccia e ha detto che la tassa francese non discrimina le imprese americane. "In caso di nuove sanzioni americane, l'Unione Europea sarebbe pronta a ritorsioni" ha detto a Radio Classique. La Commissione europea ha detto che i ventotto si muoveranno insieme e che la sede migliore per la soluzione di dispute commerciali è la World Trade Organization.

Gli USA hanno già imposto dazi del 25% su vini e formaggi francesi in risposta a sussidi all'industria aeronautica europea la digital tax francese, pari al 3%, si applica ai ricavi da servizi digitali delle società con più di 25 milioni di euro di ricavi in Francia e 750 milioni di euro in tutto il mondo. Un'indagine dell'ufficio del Rappresentante per il Commercio USA ha stabilito che la tassa è "incoerente con i principi prevalenti della policy fiscale internazionale" ed è "insolitamente onerosa" per le società USA come Google, Facebook, Apple e Amazon”.

Le Maire ha ripetuto che Parigi è pronta a lasciar cadere la digital tax se si troverà un accordo in sede OCSE sulla riforma di un sistema di tassazione vecchio di decenni. "Siamo pronti ad adottare la soluzione OCSE sulla digital tax. Se gli USA fanno lo stesso la questione è chiusa", ha detto il ministro.

Le Maire ha detto che la questione della disputa con gli USA è stata già sollevata in Sede UE e che Parigi "può contare sulla solidarietà europea". Il ministro deve incontrare il nuovo commissario UE al Commercio Phil Hogan per discutere della questione.

Fonte: APCOM