Gianluca Bolelli
7 giu 2016
Parakian Paris, sotto procedura di salvaguardia, prosegue nella strategia di crescita di gamma
Gianluca Bolelli
7 giu 2016
Appena un anno dopo aver cambiato proprietario, il marchio francese Parakian Paris, ex Didier Parakian, è stato posto sotto procedura di salvaguardia. Il tribunale commerciale di Marsiglia ha convalidato un periodo iniziale di tutela di sei mesi.
Didier Parakian, l'ex vicepresidente della federazione transalpina del prêt-à-porter femminile e ancora azionista della società con una quota del 10%, ritiene che l'attuazione del nuovo piano strategico sia stata troppo veloce, per di più in un contesto economico così difficile. Il marchio marsigliese di moda Donna è stato colpito dalla disaffezione nei suoi confronti dei clienti russi, ma anche dal fatto che il mercato cinese è diventato meno “trascinatore”.
Parakian ha ricordato che la famiglia Thomas, attuale azionista di maggioranza con circa l'80% delle azioni, conosce bene l'azienda, perché ne controlla il 37% del capitale dal 2006. Inoltre, possiede anche il marchio di pelletteria Auguste Thomas.
Giovanni Fontana Giusti, il direttore generale di Parakian Paris, para invece di un'azienda in una situazione finanziaria delicata già nel 2015, e addirittura in perdita. “La salvaguardia ci permette di allocare le risorse nello sviluppo aziendale e non come passività”, ha commentato.
Il manager ha precisato poi che gli acquirenti devono ancora rimborsare dei soldi alla famiglia Parakian e alle banche. “Al momento dell'acquisto abbiamo rivisto lo stile, i processi, la produzione e la logistica. In parallelo, stiamo cercando dei capitali. Abbiamo parlato con dei fondi e delle banche. All'ultimo momento, una banca ha deciso di non sostenere il nostro sviluppo”, ha precisato.
Giovanni Fontana Giusti parla di un progetto a medio termine, che necessita di investimenti da 3 a 5 milioni di euro per essere messo in pratica. L’obiettivo è che la griffe cresca di gamma pur mantenendo inalterato il proprio DNA. L’esempio in questo senso è stato dato dall'aggiunta all'offerta questa primavera di una capsule chiamata “Atelier”, realizzata con materie prime più nobili, e proposta con prezzi di vendita al pubblico superiori del 30% in media a quelli praticati sulla collezione principale. Sui 160 modelli della prossima stagione, circa 40 sono collegati ad “Atelier”.
Per la primavera del 2017, nasceranno le prime calzature ed articoli di pelletteria. Per le calzature, è stata affidata una licenza di 5 anni all'azienda italiana Roberto Botticelli, mentre per la pelletteria sarà naturalmente la famiglia Thomas ad occuparsi direttamente di questo nuovo segmento di prodotti.
Contemporaneamente, sarà realizzato un nuovo concept di negozio, che dovrebbe essere operativo dal prossimo gennaio, per convincere gli affiliati e i grandi magazzini a mettere in evidenza Parakian Paris. A livello di risorse umane, Fabio Calardo è entrato a far parte della direzione per curare la logistica e la produzione, mentre Flavia Fontana Giusti, la figlia di Giovanni, si occupa di dirigere il marketing, la comunicazione e l'e-commerce.
La società marsigliese si concentrerà adesso sul marchio omonimo e su Anathena, l'etichetta più casual per le taglie forti. Il brand Carlopick è invece stato chiuso dai nuovi proprietari. Questi ultimi avevano anche auspicato di rilanciare Piveteau, ma lo stilista ha deciso di chiudere la sua griffe. Dunque gli sforzi del management si concentreranno su Parakian Paris.
"Siamo in deficit. L'obiettivo è un ritorno al pareggio nel 2018", conclude Fontana Giusti. In poco tempo, il fatturato del brand è crollato fino ai 20 milioni di euro di oggi (considerando anche le vendite realizzate dal partner cinese), ma in consolidato, il fatturato della società francese è in realtà sotto i 10 milioni di euro.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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