30 ago 2021
Papusse: le friulane di lusso alla conquista dell’estero
30 ago 2021
Papusse, brand di calzature “friulane”, scarpe nate in Friuli Venezia Giulia nel primo dopoguerra e realizzate ancora oggi secondo tecniche artigianali e rigorosamente made in Italy, ha tra i principali obiettivi per il prossimo futuro il consolidamento della rete wholesale mediante un processo di internazionalizzazione e lo sviluppo di un concept retail innovativo.

“Dopo la laurea in Bocconi e 10 anni di esperienza professionale in ruoli di responsabilità nel merchandising di grandi griffe, prima in Ralph Lauren e poi in Armani, dove ho avuto la possibilità di lavorare al fianco di Giorgio Armani, ho sentito l’esigenza di creare un progetto mio, che rispecchiasse la mia passione per l’alto artigianato italiano e il made in Italy”, ha raccontato a FashionNetwork.com Carlotta Minuto, fondatrice di Papusse. “La scelta è caduta su questo tipo particolare di calzatura, dalla lunga storia e tradizione: la mia idea era di recuperare un’autentica attività artigianale italiana e riproporla in chiave lussuosa, ma pur sempre accessibile”.
Nate nel 2016, le calzature Papusse sono realizzate a mano da laboratori artigiani con la massima attenzione ai materiali e ai dettagli: dal velluto della tomaia, profilato in gros grain e accoppiato internamente a un drill di cotone, alla speciale soletta interna, alla suola esterna realizzata in una gomma particolarmente resistente all’usura, fino alle innumerevoli cuciture (750 punti sotto la suola): tutto concorre a rendere le calzature il più possibile confortevoli da indossare e durature nel tempo.
“A differenza delle friulane tradizionali, le nostre non sono scarpe stagionali, ma pensate per durare il più possibile, anche in un’ottica di sostenibilità”, precisa la giovane imprenditrice. “Oggi abbiamo due linee di produzione: quella iconica dalla forma affusolata e le nuove ‘Papusse Le Tonde’, dalla punta arrotondata, con cui abbiamo debuttato la scorsa primavera in Rinascente”.

Dal punto di vista distributivo, il brand, nato con una vocazione digitale sia per quanto riguarda la comunicazione, con una forte presenza sui social network, sia dal punto di vista commerciale con un e-store diretto attivo oggi in 30 Paesi, ha fatto in seguito il suo ingresso nel canale wholesale, dove oggi è presente all’interno di una quarantina di multimarca di fascia alta in Italia e all’estero, tra cui The Breakers e Aerin negli USA e Le Marchè ad Atene, oltre che, appunto, Rinascente: “Con la PE 2021 siamo entrati a Milano Duomo e Firenze; grazie al riscontro positivo che le nostre calzature hanno avuto dalla clientela, con l’AI 2021-22 si sono aggiunti anche gli store di Roma Tritone, Roma Fiume e Torino”, aggiunge Minuto. “Siamo inoltre presenti sull’e-commerce di Rinascente, lanciato di recente”.
Le Papusse da adulto, modelli unisex che vanno dal numero 35 al 45, declinati in moltissimi colori, sono vendute a 95 euro; il brand dispone anche di due modelli Junior (dal 18 al 34) pensati in ottica “mini me”, che costano 75 euro e rappresentano circa il 10% delle vendite.
“Il nostro obiettivo è di proporre sul mercato calzature made in Italy, artigianali e realizzate a mano, che rientrano quindi in un concetto di lusso, ma a un prezzo accessibile”, ci spiega la fondatrice. “Nel medio termine puntiamo ad arrivare a circa 200 multimarca; nel frattempo stiamo anche sviluppando un concept retail, attualmente in fase di studio, che prevedrà la totale integrazione del digitale in un ambiente fisico e che sarà complementare e strategico anche per lo sviluppo del canale wholesale”.
Se le Papusse tradizionali sono tutte in velluto di cotone, materiale iconico per questo tipo di calzature, il marchio ha prodotto delle varianti in altri materiali, ad esempio quelle in nappa, vendute a 150 euro, o quelle in seta realizzate per la boutique e l’e-store del Grand Hotel Tremezzo di Como.

“Sin dalla nascita del marchio, ho sempre voluto che la Responsabilità Sociale fosse uno dei suoi valori principali. Nel 2018, ad esempio, abbiamo realizzato con il tessuto Wax un’edizione limitata per Yoox in favore della Ong OAfrica; inoltre, abbiamo un progetto a beneficio di AiBi Amici dei Bambini, Insieme a Piccoli Passi, che torna annualmente nel mese di ottobre con iniziative a sostegno dei progetti di accoglienza”, racconta Minuto. “Sul fronte della sostenibilità dei materiali, da sempre abbiamo una filosofia responsabile per quanto riguarda il packaging e utilizziamo scatole per le spedizioni riciclate e riciclabili. Inoltre, la lavorazione delle nostre calzature non prevede l’utilizzo di collanti o componenti chimici e la suola in gomma, anch’essa made in Italy come tutti gli altri materiali, è riciclabile”.
Papusse, che dalla sua fondazione ha registrato crescite sostenute anno su anno, ha confermato una progressione a doppia cifra anche per l’esercizio 2020, nonostante la crisi scatenata dalla pandemia e lo stop alla produzione nei mesi di vendita più significativa per il brand (marzo/aprile dello scorso anno).
“I trend positivi ci incoraggiano nella direzione di un’espansione commerciale, nonostante il momento particolarmente critico per il settore”, conclude Minuto. “Oggi realizziamo circa il 50% del nostro fatturato all’estero e l’obiettivo è di portare tale valore all’80% attraverso un processo di internazionalizzazione verso mercati ad alto potenziale per il nostro brand, come ad esempio il Giappone, dove il prodotto colto e l’alto artigianato sono molto apprezzati. Per sostenere gli obiettivi di crescita sarà importante sviluppare delle collaborazioni, anche attraverso l’eventuale apertura del capitale a partner strategici”.
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