Di
Adnkronos
Adnkronos
Pubblicato il
9 set 2011
9 set 2011
Padova, GdF stana un giro di falsi abiti griffati: 127 persone denunciate
Di
Adnkronos
Adnkronos
Pubblicato il
9 set 2011
9 set 2011
Smantellata dalla Guardia di Finanza di Padova una multinazionale italo-marocchina specializzata nella produzione e commercializzazione di capi di grandi griffe contraffatte. 127 le denunce, mentre in manette sono finiti i vertici della holding dei falsi, fornitrice ufficiale, tra l'altro, di esponenti di spicco di uno storico clan camorristico.
Foto Adnkronos |
Si stima che il volume d'affari dell'organizzazione fruttasse, mensilmente, migliaia e migliaia di euro. I 127 denunciati operavano per due importanti filiere del falso riconducibili ad un unico network, con basi operative in Veneto, Lombardia, Campania e ramificazioni in tutto il territorio nazionale. Al vertice tre marocchini rispettivamente residenti a Mira (Ve), Camponogara (Ve) e granze (Pd), nonché 3 italiani, tutti residenti in Campania, tra le province di napoli e caserta.
La banda produceva clandestinamente, in fabbriche formalmente inesistenti, migliaia e migliaia di capi a marchio Dolce&Gabbana, Armani, Woolrich, Moncler, Fred Perry, Peuterey, Nike, Refrigiwear, etc., di altissima qualità. Il capillare meccanismo di distribuzione - dalle fabbriche campane ai magazzini, dai depositi ai negozi - consentiva di far giungere con tempestività a destinazione migliaia di partite di vestiti, giacche, scarpe, camicie, etc. pressoché identiche a quelle originali. La forza dell'organizzazione criminale, che consentiva di sbaragliare la concorrenza cinese, risiedeva nella disponibilità di manodopera di elevatissima qualità, formatasi in anni di lavoro, in grado di confezionare una sorta di falso-vero: mancava solo l'ultimo passaggio, l'autorizzazione della casa madre.
Stando alle indagini, la holding delle griffe contraffatte si basava su un sistema piramidale caratterizzato da una rigida suddivisione dei ruoli, con al vertice i sei imprenditori/commercianti, destinatari di altrettante misure cautelari in carcere, e alla base gli operativi sul territorio (magazzinieri, contabili, agenti-mandatari, etc.).
Le centinaia di appostamenti, pedinamenti, perlustrazioni, nonchè il ricorso a particolari metodologie investigative quali la 'consegna controllata', hanno consentito di ricostruire i ruoli di ben 127 persone, tra compartecipi, clienti e fornitori, tutti segnalati per i reati di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, concorso e ricettazione.
Sono state 150 le perquisizioni effettuate su tutto il territorio nazionale, con l'impiego di oltre 300 finanzieri di 33 differenti reparti e unità navali. Nel solo Veneto sono state eseguite 65 perquisizioni a carico di altrettanti indagati, così ripartiti per provincia: uno a Belluno, 16 a Padova, 3 a Rovigo, 19 a Treviso, 22 a Venezia e 4 a Vicenza. Il resto dei denunciati spazia dalle provincia di Gorizia a quella di Messina, passando per diverse regioni, dalla Lombardia all'Emilia Romagna, dalla Toscana alle Marche. Sequestrata anche un'imbarcazione, ormeggiata a Venezia, adibita a deposito.
Gli introiti del colosso di false griffe erano cautelati anche dalla forma di pagamento chiesta agli acquirenti: gli ordini dovevano essere, infatti, regolati tramite Postepay; ai clienti particolarmente affidabili, venivano concesse facilitazioni di pagamento. I prezzi, come intuibile, erano assolutamente allettanti per il budget dell'acquirente medio. Nella collezione 'pirata' autunno-inverno si andava, ad esempio, dai 30 euro del maglione Fred Perry da donna ai 300 euro delle giacche in piumino più eleganti a marchio Moncler.
L'operazione di servizio, precisa la GdF di Padova, si inserisce nell'ambito di un più ampio piano operativo a tutela del 'made in Italy' e sicurezza dei consumatori, sviluppato a Padova e provincia in sinergia con tutti gli attori della società civile: Prefettura, Camera di commercio, Confcommercio, Confesercenti, Adiconsum, università, Ulss16, Arpav, Provincia e Comuni, con il preciso intento di rendere più efficace la lotta alle furberie e alle piraterie del mercato, spesso anche dannose per la salute pubblica.
Copyright © 2024 AdnKronos. All rights reserved.