Pubblicato il
7 giu 2011
7 giu 2011
PPR prepara una grossa acquisizione nel lusso. Potrebbe essere Prada?
Pubblicato il
7 giu 2011
7 giu 2011
François-Henri Pinault |
Secondo una "fonte interna" citata dal quotidiano, il gruppo "starebbe negoziando per realizzare un'acquisizione di primaria importanza". Parecchi sono i "bersagli" che si troverebbero nel mirino del colosso, fra i quali Hugo Boss, Burberry, Ralph Lauren e Armani, sempre secondo “La Tribune”. "Ma un obiettivo si staglia su tutti: Prada!", aggiunge la testata.
Interpellato dall'agenzia di stampa francese AFP, un portavoce di PPR non ha voluto commentare questa anticipazione riportata da “La Tribune”.
Prada, fondata nel 1913, si appresta a fare il suo ingresso in Borsa ad Hong Kong. Il 20% del capitale vi sarà quotato, secondo il giornale francese, il quale aggiunge che PPR potrebbe acquistare una parte del rimanente 80% che resterà tra le mani della famiglia. Al riguardo, si stanno intensificando le indiscrezioni sul possibile valore dell'Ipo di del brand milanese in quel di Hong Kong. Secondo una fonte vicina al dossier, citata da Bloomberg, Prada dovrebbe fissare una forchetta di prezzo compresa tra 3,2 e 4,2 euro.
La testata riporta anche che per poter realizzare questa acquisizione, PPR deve "cedere alcuni gioielli di famiglia". Nel maggio scorso, Pinault aveva dichiarato infatti, davanti agli azionisti del suo gruppo riuniti nell'Assemblea Generale annuale, che si sarebbe "preso il tempo necessario" per procedere a delle acquisizioni e a delle cessioni.
Pinault intende uscire dal settore della distribuzione (vedi le cessioni di Conforama e Fnac), e reimpostare il gruppo sull'abbigliamento e gli accessori, come pure sul lusso e sullo sport-lifestyle. "Sapremo naturalmente cogliere le opportunità giuste per la nostra divisione lusso", aveva sostenuto in quell'occasione.
"Per definizione, i marchi di lusso non sono molto numerosi, la rarità fa parte di questo campo d'azione", aveva aggiunto il miliardario, importante collezionista d'arte e marito dell'attrice messicana Salma Hayek. Pinault tuttavia aveva menzionato l'esistenza di marchi più che altro “piuttosto modesti in termini di dimensioni", ma considerati "molto interessanti da osservare", generalmente posseduti da azionisti familiari. "Sicuramente è in funzione delle decisioni che queste famiglie prenderanno, in merito alla conservazione o alla cessione delle loro quote, che noi considereremo la possibilità di poterle comprare".
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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