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18 nov 2011
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PPR applicherà la "Dichiarazione dei risultati ambientali" a tutti i suoi marchi

Pubblicato il
18 nov 2011

Con PPR Home, il colosso francese PPR vuole affermare con forza il suo essere sensibile a problematiche ambientali. Il gruppo, nella persona di Jochen Zeitz, presidente esecutivo di Puma e responsabile dello sviluppo sostenibile del gruppo, ha presentato il 16 novembre a Parigi il primo resoconto dei risultati ambientali del marchio Puma.

PPR

Il costo dell'impatto sull'ambiente, che non influenza il reddito netto di Puma secondo il gruppo, è stato valutato "a 145 milioni di euro" nel 2010, in funzione di cinque criteri: emissioni di gas a effetto-serra, consumo d'acqua, utilizzo del suolo, inquinamento atmosferico e produzione di rifiuti. Jochen Zeitz ha precisato che il 6% di questa somma è diretta responsabilità di Puma e che, al contrario, l'impatto dell'attività dei subfornitori di classe 4, vale a dire dei produttori di materie prime, rappresenta il 57% della cifra totale.

Anche se si noterà che PPR ha preferito basarsi unicamente sui propri strumenti di misurazione, oltre che sulla convalida dello studio britannico Trucost e di PriceWaterhouseCoopers, per definire i criteri di questa dichiarazione, essa dovrebbe consentirgli di migliorare le sue prassi. “Abbiamo già dato il via a delle azioni di riduzione del consumo d'acqua nelle nostre strutture e con i nostri subfornitori, soprattutto in Vietnam”, spiega Jochen Zeitz. “L’obiettivo resta di far calare questo consumo del 25% entro il 2015".

In questa stessa data, tutto l'insieme dei marchi del gruppo avranno fissato il loro resoconto dei risultati ambientali. In effetti, PPR ha annunciato di voler rendere generale questo concept, con l'ambizione di "acquisire la leadership su questo modo nuovo di considerare la propria attività miscelando il suo aspetto economico con quello ambientale”.

Dopo un primo esame, gli impatti ambientali specifici di ciascun marchio saranno identificati e analizzati uno per uno, precisa un comunicato del gruppo presieduto da François-Henri Pinault.
Essi potranno includere, in funzione dei diversi brand, le emissioni di gas a effetto-serra, il consumo d'acqua, l'utilizzo dei suoli, l'inquinamento atmosferico e la produzione di rifiuti, sia che questi impatti provengano da attività operative che dalla catena di fornitura.

Tale valutazione è "una soluzione pionieristica, che ci porterà (...) una visibilità reale delle nostre attività, allo scopo di aiutarci a minimizzare il nostro impatto sull'ambiente e di consentirci di prendere delle decisioni operative" tenendo conto di questo fattore, ha commentato il PDG, citato in un comunicato.

Il gruppo aveva lanciato "l'iniziativa PPR Home" nel marzo scorso, al fine di mettere in campo delle nuove norme di sviluppo sostenibile nelle attività Lusso, e Sport & Lifestyle. Il 16 novembre, Jochen Zeitz ha anche precisato che potrebbe seguire a breve l'analisi dell'impatto sociale del gruppo.

Olivier Guyot con la AFP (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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