Ansa
30 set 2013
PFW : stampe e graffiti intellò da Kenzo e Celine
Ansa
30 set 2013
Entrambi guidano ormai una corrente della moda, sono Kenzo e Céline, marchi cult (del gruppo LVMH) di scena a Parigi.
Kenzo, con gli stilisti Carol&Umberto, sono alla testa di un genere molto modaiolo che piace alle giovani fashion victim, un genere copiatissimo, americano raffinato. I due sono i fondatori di quella fucina retail che è Open Ceremony, un po' negozio e un po' marchio ma in ogni caso di tendenza.
Ebbene a Parigi i hanno sfilato negli studios cinematografici, la Hollywood parigina. Spazio enorme e centinaia di altoparlanti piazzati sotto altrettanti catini pieni d'acqua mossa come in una fontana dal ritmo forte della musica. Il tema infatti è l'acqua, le parole d'ordine è "no fish no life" insomma viva il mare fonte di vita.
Collezione vagamente californiana ma in versione iper-fashion: tacchi come grattacieli con le finestre, bianco e nero spezzato da toppe positivo/negativo su giubbini e pants. Toppini corti orlati a onde, blu mare monocromo o graffiato, pantaloni sottilissimi e lunghe giacche maschili che diventano soprabiti smanicati. Chemisier o minigonne che siano, tutto ricorda l'acqua, fino ad arrivare alla stampa di pesciolini che sembrano una buona frittura mista. Moderno per moderno, tanto vale aggiungere anche il pvc: sono di plastica, sul rosso corallo o sul blu, perfino certi calzoni al polpaccio che fanno tailleur.
Che dire di Phoebe Philo, l'inglese stilista di Céline, se non che è la più imitata del mondo della moda. Forse – dice qualche maligno – i suoi abiti sono più copiati che comprati. Comunque la sua sfilata è uno dei momenti topici della rassegna parigina. Stavolta la signora ha scelto i duri graffiti di Brassai, fotografo franco-ungherese (1899-1984) d'avanguardia, quella vera dei Picasso, Dalì, Matisse, Giacometti. Partendo da lì, la collezione poi spazia tra pennellate di colore e grafismi su forme ampie a chimono, su trench stretti in vita, su abiti a t-shirt portati con borse come buste piatte e morbide. Ma i motivi in passerella sono molteplici: sinuosi i vestiti neri longuette, fermati da un grande anello sulla spalla, eccentricamente compìti i completi in maglia plissettata e profilata di colore dal colletto alle braccia. Gonne svolazzanti al polpaccio sotto giacche perfette, larghe e con maniche al gomito o molto sciancrate ma scostate dal corpo con un effetto maschile/femminile innegabilmente chic.
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