PFW: Isabel Marant, saio sfrangiato e conchiglie

Un po' saio da monaco, un po' chimono da judoka e un po' anche sacco sfrangiato da Robinson Crusoe: corda annodata in vita e cintura di conchiglie, ma tutto così femminile e fresco da rendere inadeguati questi stessi paragoni. Isabel Marant è così, è ragazza dentro. Qualsiasi cosa faccia non riesce a superare i trent'anni, come logica estetica.

Lei ne ha di più (la sua maison di moda ha vent'anni) e anche molte sue clienti e fans, ma quell'eterna ragazza parigina e chic - protagonista delle sue collezioni - non invecchia mai.

Tutto bianco e nero, ecru e ruggine sulla sua passerella, a Parigi: minigonne plissettate, anche a più strati e perfino talvolta con qualche giro di coccarda sui vestitini, tutti corti. Le giacche maschili e i gilet a spalle larghe stretti in vita dalla cintura a fascia, i pantaloni sottili alla caviglia e i sandali di cuoio piatti.

La corda che chiude il quasi chimono o il quasi poncho, il gilettone sfrangiato, la t-shirt di spago tricottato. E le conchigliette applicate sui completi ruggine a trama grossa o sulla baschina bassa dei calzoni a uncinetto. Di sera anche la rafia che sprizza energia sostituendo sul nero le troppo romantiche ruches.