AFP-Relaxnews
Gianluca Bolelli
1 dic 2022
Oslo inaugura una biblioteca della moda di “nuovo genere”
AFP-Relaxnews
Gianluca Bolelli
1 dic 2022
Ci sono Parigi, Milano, Londra, New York e ora... Oslo. È nella capitale norvegese che martedì 29 novembre è stata inaugurata una biblioteca che non si trova da nessun'altra parte, l'International Library of Fashion Research (ILFR), che riunisce documenti dell’universo della moda stampati nel corso di diversi decenni. Una prima volta, che ricorda il fatto che la moda scandinava sta gradualmente affermando la propria rilevanza nell'ambito fashion.

Parliamo spesso di Copenaghen e Stoccolma come candidate molto serie per il titolo di nuove capitali della moda, ma dimentichiamo che il prêt-à-porter scandinavo non si limita a quelle città. Sempre più popolare, tanto per le sue collezioni quanto per gli street style che ne scandiscono ogni sfilata, la Oslo Fashion Week si sta guadagnando una popolarità crescente da diversi anni, al punto da veder irrompere sulle scene un'ondata di stilisti la cui notorietà supera (ampiamente) i fiordi norvegesi, come Fam Irvoll, Veronica B Vallenes o Eva Emanuelsen. E questo è solo l'inizio. Con l'apertura della sua Library of Fashion Research, una biblioteca unica al mondo, Oslo dimostra di meritare un posto nella cerchia ristretta delle capitali della moda.
È alla precoce Elise By Olsen che dobbiamo questo nuovo tipo di biblioteca che ospita non meno di 5.000 documenti di moda cartacei. A soli 22 anni, la giovane donna è quella che si potrebbe definire una fanatica della moda, oltre che un'abile imprenditrice, che non si adagia sugli allori. Dopo aver aperto il proprio blog all'età di 8 anni, è diventata a 13 una delle più giovani redattrici del mondo con la sua rivista di stile Recens Paper. Non contenta di questa eccezionale carriera, è ora all'origine dell'apertura dell'International Library of Fashion Research (ILFR), che mette in luce un'impressionante raccolta di documenti scritti sulla moda, ben lontani dagli archivi dematerializzati - o commerciali - che oramai si possono trovare in ogni parte del mondo.
“La moda è uno dei nostri artefatti culturali più significativi: un'espressione dei nostri valori e delle nostre fascinazioni e un impressione di un momento nel tempo dotato di dimensioni sociali, politiche ed economiche. Eppure, siccome la maggior parte dei suoi materiali stampati sono creati per fini commerciali o scopi informali, raramente le viene dato lo studio approfondito che merita”, si legge sul sito del nuovissimo museo. L’istituzione vuole essere “il deposito più completo al mondo di ricerche specializzate sulla moda e di pubblicazioni sulla moda contemporanea” che sia accessibile a tutti (ricercatori, professionisti e appassionati di moda) gratuitamente.
Situato a pochi passi dal nuovo Museo Nazionale della Norvegia, che ha aperto i battenti lo scorso giugno, l'ILFR ha trovato posto in un'ex stazione ferroviaria. Lo stile minimalista, che contrasta con quello utilizzato in musei, gallerie e altri luoghi dedicati alla moda, mette al centro due spazi: un luogo per lo studio e un ambiente espositivo. Ad inaugurare la biblioteca, la mostra intitolata “For Immediate Release: The Art of the Press Release”, si concentrerà su una selezione di comunicati stampa e testi promozionali di diversi protagonisti della moda, tra cui Alessandro Michele, Comme des Garçons, Dries Van Noten, Maison Martin Margiela, Prada, Virgil Abloh e Vivienne Westwood.
Spesso relegata in secondo piano a favore di Copenaghen e Stoccolma, due città che già brillano nel panorama della moda, Oslo può, con questo nuovo tipo di installazione, recuperare rapidamente terreno e imporsi tra le maggiori città della moda nel mondo. In ogni caso, non c'è dubbio che nei prossimi mesi tanti eventi moda confluiranno sulla capitale norvegese.
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