5 mag 2022
Oroarezzo: al via l’edizione numero 41
5 mag 2022
Torna in presenza dal 7 al 10 maggio Oroarezzo, il salone professionale dedicato alle eccellenze italiane e internazionali dell’oreficeria e della gioielleria organizzato da IEG – Italian Exhibition Group nei padiglioni di Arezzo Fiere e Congressi.

Giunta alla 41esima edizione, Oroarezzo raccoglie le eccellenze produttive di tutti i distretti orafi italiani e internazionali specializzate nella lavorazione di metalli ed elementi preziosi che esprimono il meglio della qualità della manifattura orafa. Oltre 300 i brand che espongono in questa edizione, tra cui le realtà aretine Unoaerre, Giordini, Gold Art, Graziella Group, Richline e Lusso. Presenze importanti anche dal distretto di Vicenza, con Chrysos, Rancangelo, Alessi Domenico, Superoro, Ronco e Sharma Group World, da quello napoletano, con Roberto Giannotti e da Milano, con Milor.
Il percorso espositivo ormai consolidato si sviluppa attraverso quattro padiglioni dedicati a oreficeria, gioielleria, argenteria, semilavorati e pietre. La manifattura orafa rappresenta quasi il 70% dell’offerta, per il 15% estera, il Tech con i sistemi di lavorazione più tecnologici ne vale circa il 18%, mentre il Cash&Carry, opportunità per le aziende di vendere sul pronto, pesa per oltre il 12% sulle presenze
L’appuntamento, sempre dotato di una visione “buyer oriented”, si svolge nel cuore del distretto orafo aretino, che ha registrato una crescita rispetto al livello pre-crisi pari al +23,5% sul 2019 (secondo il monitor “Distretti della Toscana 2022”, elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di banca Intesa Sanpaolo) e si rivolge ai principali Paesi di sbocco dell’oreficeria Made in Italy: Nord America, Medio Oriente e Sud America, oltre ai retailer italiani.
La fiera avrà anche una piattaforma digitale predisposta da IEG. Chiamata “Jewellery Golden Cloud”, sarà potenziata da un sistema di intelligenza artificiale che agevola il matching mirato nei giorni di fiera grazie alla profilazione dettagliata degli utenti connessi.

Ricco anche l’elenco di eventi culturali e iniziative in fiera e in città, i cui temi spaziano dalla manifattura al design, per favorire il networking professionale.
Domenica 8 maggio spazio alla sostenibilità con Confindustria Federorafi. Il workshop tecnico “La sostenibilità come lasciapassare per il futuro” offre una guida per aumentare la consapevolezza circa le richieste del mercato. Frutto della collaborazione con IEG e la Consulta Orafa Aretina, propone un confronto sulle certificazioni in ambito di circolarità e tracciabilità dei metalli preziosi e sul ruolo della sostenibilità della filiera come chiave di valorizzazione della supply chain in termini sia di creatività che di innovazione, specialmente nel mondo del lusso.
La sera di domenica, la sede del concept store "Sugar", in Corso Italia ad Arezzo, ospita la premiazione del concorso Première. A decretare, tra i gioielli delle 58 aziende in gara, la migliore interpretazione del tema del bracciale in termini di manifattura orafa italiana e design saranno giurati scelti fra professionisti della gioielleria, della moda e della comunicazione.
Lunedì, assieme a Confguide Confcommercio Arezzo, IEG accompagna i buyer internazionali ospitati in un tour experience alla scoperta del patrimonio culturale e artistico aretino. Inoltre, grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale e le categorie economiche del territorio, ad accogliere visitatori ed espositori la tradizionale “Gold Night”, ideata e organizzata da Beppe Angiolini, art director della città di Arezzo, con Confcommercio. Nella giornata di sabato vi sarà la consueta apertura straordinaria dei negozi fino alle ore 21 con convenzioni speciali per visitatori ed espositori e sessioni di musica live nelle piazze del centro.

L’ultima volta che la fiera toscana è riuscita ad organizzare un’edizione fisica fu nel 2019, dal 6 al 9 aprile, quando furono 500 gli espositori e oltre 450 i buyer intervenuti, provenienti da 60 Paesi. Buono fu soprattutto l’afflusso di operatori dai mercati di sbocco più significativi per l’oreficeria italiana, in primis da Middle East (con Emirati Arabi, Arabia Saudita e Libano) e USA.
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