18 mag 2023
Oroarezzo 2023: la nuova era parte con +40% di visitatori e buyer raddoppiati
18 mag 2023
Oroarezzo, la manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata alla manifattura orafa made in Italy, ha chiuso la sua 42esima edizione con numeri di tutto rispetto, superiori ai dati di affluenza del periodo pre pandemico. I visitatori sono stati il 40% in più rispetto allo scorso anno, provenienti da un centinaio di Paesi: il 42% dall’Europa, il 25,5% dal Medio Oriente, l’11,3% dalle Americhe, l’11% dall’Asia e il 9,1% dall’Africa.
Il numero dei buyer è quasi raddoppiato (430 da 55 Paesi) e sono tornati anche i compratori dall’estremo Oriente, con Cina, Hong Kong e Giappone in testa.

“La fiera si è svolta in un momento molto positivo per il settore, all’interno del quale il distretto di Arezzo ha brillato particolarmente, con performance ancora più positive rispetto alla media nazionale e una crescita del 19% rispetto al 2021, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro”, ha sottolineato a FashionNetwork.com Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di IEG. “Penso che la manifestazione abbia sfatato il luogo comune che noi italiani siamo capaci di fare squadra solo nei momenti di difficoltà: infatti, anche se l’industria sta andando molto bene, Oroarezzo è stata il frutto di un eccezionale lavoro di squadra delle autorità locali, regionali e statali, di ICE, di tutti gli operatori e le associazioni; un momento non solo commerciale, ma anche di confronto sui temi più attuali, in particolare la necessità di avvicinare i giovani al settore. Lo sforzo da parte nostra, come IEG, è stato dare a Oroarezzo un preciso posizionamento e un’identità definita: non è una 'piccola Vicenzaoro', ma una manifestazione incentrata sull’eccellenza del made in Italy, sia in termini di produzione che di tecnologia. Abbiamo fatto anche un grande sforzo di promozione sui mercati internazionali”.
Quest’anno il salone ha rinnovato il proprio concept con ancora più attenzione alla produzione gioielliera: al tema “Shaping Jewelry Ideas”, che ne riassume la nuova formula, è stato abbinato un nuovo layout negli spazi di Arezzo Fiere e Congressi.

“Da quando IEG ha acquisito VicenzaOro e Oroarezzo, abbiamo lavorato moltissimo sul posizionamento delle due manifestazioni. Vicenzaoro è un'international hub di tutta la filiera della gioielleria e oreficeria; Oroarezzo mette in campo la manifattura del gioiello”, ci ha spiegato Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di IEG. “Le parole chiave di questo evento sono manifattura, produzione, tecnologia e made in Italy. Visto l'ottimo momento per la filiera, oltre al riposizionamento, abbiamo ampliato le categorie nell’ambito della produzione, portando al salone anche alcuni espositori chiave basati a Valenza, specializzati nell’alta gioielleria unbranded”.
“Inoltre, dopo circa 20 anni abbiamo cambiato il layout, creando un boulevard centrale per connettere meglio lato est e ovest. Abbiamo introdotto un’agenda di panel, che prima non si facevano, su temi importanti come le certificazioni”, prosegue Carniello. “Per quanto riguarda i giovani abbiamo incluso la nuova categoria ‘Talents’ nel nostro concorso Première, dedicata agli studenti delle scuole orafe della regione, che hanno presentato dei loro bozzetti”. Gli studenti coinvolti seguono tre percorsi formativi di scuole orafe del territorio: il Master in Storia, Design e Marketing del Gioiello dell’Università degli Studi di Siena Campus di Arezzo, l’Istituto tecnico professionale Margaritone e il Liceo Statale Piero della Francesca, entrambi di Arezzo.

Il vincitore del contest, ideato da Beppe Angiolini, ambassador e art director di Oroarezzo, vedrà il proprio progetto realizzato da un’azienda orafa della città. Il gioiello sarà poi esposto in occasione del “Summit del gioiello italiano”, evento lanciato da IEG un paio di anni fa, che si svolgerà a inizio dicembre ad Arezzo. “È un momento in cui portiamo qui tutte le istituzioni del settore e nel quale coinvolgeremo anche i ragazzi iscritti alle scuole orafe nostre partner, la futura manodopera del comparto, che potranno conoscere le aziende presenti, come in una sorta di career day”, aggiunge Carniello.
“Questa è stata la prima edizione di una nuova era di Oroarezzo, che oggi ha un posizionamento e un’identità ben definiti. Tutti questi cambiamenti stanno portando dei risultati, visto che le visite sono state superiori anche al periodo pre-Covid”, conclude Carniello, anticipando a FashionNetwork.com: “Per quanto riguarda altre possibili direttrici di crescita per il futuro, stiamo studiando un progetto che strizza l’occhio al mondo del fashion, viste le grandi sinergie tra i due settori, ma è ancora presto per parlarne”.
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