Di
Ansa
Ansa
Pubblicato il
13 lug 2011
13 lug 2011
Olimpiadi 2012: l'Italia veste Armani
Di
Ansa
Ansa
Pubblicato il
13 lug 2011
13 lug 2011
Alle Olimpiadi di Londra 2012 l'Italia vestirà Armani: tute tecniche e divise da cerimonia della rappresentativa azzurra, infatti, saranno realizzate dalla griffe milanese.
Foto Ansa |
L'annuncio ufficiale della sorprendente partnership verso i Giochi londinesi verrà dato in una cerimonia al Coni il 20 luglio. E' la prima volta che una casa di alta moda sponsorizza gli atleti azzurri alle Olimpiadi. Ma per Giorgio Armani è solo l'ennesimo primato.
Dalla giacca destrutturata a quella della tuta il salto è lungo, quasi da record: ma lo stilista nel suo genere è un campione da medaglia d’oro e lo realizzerà con l’eleganza che è la sua cifra distintiva. L'Italia dello sport fa dunque il salto nell'alta moda: l'azzurro strizza l'occhio a Hollywood e prova a imitare i grandi divi del grande schermo.
Perchè lo stilista piacentino, uno dei padri dell'italian style, tra i più conosciuti e amati da attrici e attori, ma anche principi e manager di tutto il mondo, vestirà la nazionale dentro e fuori i campi di gara alle Olimpiadi del prossimo anno. Non solo look da cerimonia inaugurale, ma per la prima volta per uno stilista di eccellenza anche tute e abbigliamento "tecnico".
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi parla ai giovani atleti e dirigenti che hanno partecipato alle Olimpiadi di Sidney 2000. Le divise degli azzurri erano firmate Benetton con il marchio Playlife - Foto Ansa |
Certo sono lontani i tempi in cui Trebisonda Valla, detta Ondina, bruciava quegli ottanta metri di pista e ostacoli verso il primo oro olimpico al femminile per l'Italia, con una divisa tutt'altro che elegante e che di "rosa" aveva davvero poco. Erano i Giochi del '36, quelli della propaganda nazista celebrata a livello mediatico da Leni Riefensthal, quelli della vittoria diventata leggenda di Jessie Owens. Eppure la divisa della Valla - sulle felpe azzurre già campeggiava la scritta Italia - era quasi chic se confrontata con le maglie di lana dei pionieri ai Giochi dell'inizio del secolo scorso. Antonio Conte a Parigi, nella seconda edizione delle Olimpiadi moderne (1900), vinse l'oro nella sciabola inaugurando la grande tradizione a cinque cerchi della scherma italiana, stretto in un giacchino stile militare.
Nell'armadio dell'Italia olimpica un posto lo merita la canotta azzurra con cui Pietro Mennea vinse l'oro a Mosca: taglio e design non troppo distante da quella che vent'anni prima a Roma aveva indossato un altro grande dell'atletica, Livio Berruti. Nella carrellata spazio anche alla tuta tricolore di Gelindo Bordin trionfatore a Seul: ma la moda da passerella il suo rapporto con lo sport lo ha stretto solo nell'ultimo ventennio, e con gli anni 2000 c'è stato il vero boom. Ai Giochi di Atlanta '96, quelli del centenario, la bandiera italiana era tornata a occhieggiare sulle divise, al posto del consueto scudetto: la griffe allora era quella di Bruno Piattelli, che aveva già vestito gli azzurri a Messico '68. Ad Atene, nel 2004, le divise portavano la firma dell'Asics, un'azienda specializzata nell'abbigliamento sportivo che ha lasciato poi il testimone alla Freddy, marchio attento alle tendenze giovani, e che già vestiva danzatori e ginnasti italiani. A Pechino avevano fatto capolino divise decisamente nuove, in cui la sperimentazione dei tessuti si fondeva con la tradizione dei colori. L'azzurro con il logo Italia firmato dall'artista Arnaldo Pomodoro.
Alcuni atleti partecipanti alle Olimpiadi di Pechino 2008 posano con il Presidente del Coni Gianni Petrucci con le divise della Freddy - Foto Ansa |
E ancora a Vancouver, per le Olimpiadi della neve, l'argento quasi high tech, con il caldo del cachemire, aveva dato un tocco di nuovo all'Italia. Ora sarà la matita creativa di Armani a imprimere il suo charme inconfondibile alle nazionali olimpiche. L'uomo a cui il Guggenheim di New York ha dedicato una retrospettiva nel 2000, lo stilista più apprezzato sulla croisette di Cannes come alla notte degli Oscar, quello che ha inventato un colore "il greige" e che ha vestito Richard Gere in American Gigolo, si rimette in discussione. Da sempre innamorato dello sport (Cristiano Ronaldo e Rafa Nadal tra i suoi testimonial, sue le divise formali di Inter, Chelsea e della nazionale inglese), approda ad una passerella eccezionale, piste e villaggio delle Olimpiadi, per l'ennesima sfida. Se la vince, è primato del mondo.
Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.