Off-White: in giallo e lilla sul ring di Marcel Cerdan
Quasi certamente ci saranno migliaia di follower di Diet Prada delusi nel leggere questo articolo, ma dobbiamo ammetterlo, l'ultima collezione di Off-White di Virgil Abloh è stata davvero molto, molto buona.
Abloh è stato attaccato su Internet, perché accusato di avere copiato le idee di molti altri stilisti, ma poi, come il grande Karl Lagerfeld diceva spesso: alla fine tutti facciamo shopping.
Così, in un giovedì sera sferzato da vento e pioggia, Virgil ha invitato più di 1.000 persone a Bercy, nella zona est di Parigi, in una sala sotterranea per la boxe. Usando l'intera distesa di questo spazio cavernoso, ha mandato in passerella il suo cast su un'enorme scacchiera, facendolo sfilare con una meravigliosa colonna sonora di Eric B. & Rakim e Digable Planets.
Lo stilista statunitense ha proposto delle redingote con polsini di quindici centimetri e ha avvolto alcune bellezze in cappotti di pelliccia a scacchiera abbinati a scarpe coi tacchi piumate. Abloh potrà anche non aver avuto una formazione da designer, ma chiunque sia colui, o colei, che taglia le sue giacche e gonne plissettate, bisogna dire che ha una mano davvero sicura. Queste ultime le ha abbinate con l’accessorio della stagione, la borsa da uomo incrociata con un marsupio, molto sofisticata. Un elemento che Virgil, a pensarci bene, ha fatto più di qualunque altro designer per farlo emergere ed imporlo sulle passerelle.
Abloh ha poi proposto varie gonne a coda di rondine, puntando su una tendenza recente e consolidata, ma le versioni Off-White abbelliscono la figura scendendo bene sul corpo.
E non si può non amare il suo senso dello spettacolo: come i due piumini giganti che arrivano fino alle caviglie, uno a maxi-scacchi, l’altro in argento scintillante. In più, il suo finale grandguignolesco di stravaganti abiti con le balze dal motivo a scacchiera che corrispondeva esattamente al design del pavimento è stato una vera chicca per gli appassionati e gli addetti ai lavori. Damier per tutti? E tutto questo illuminato da una serie di fari dalle luci cangianti.
In breve, Abloh è un tipo che lavora duro, e che ha lottato per farsi strada e ottenere fama mondiale, sapendo nel contempo costruire un nuovo marchio importante, contro ogni probabilità.
Lo spazio dedicato al pugilato in cui eravamo seduti è stato dedicato a Marcel Cerdan. Questi è stato un grande pugile francese, ex campione del mondo, che ha combattutto testa a testa con Jake LaMotta, è stato un amore di Édith Piaf ed è morto in un incidente aereo sulle Azzorre. Nessun francese ha avuto più fegato di Cerdan, e questo è il minimo che si possa dire di Abloh: quest’uomo ha tantissimo coraggio.
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