OVS chiude i nove mesi a 1,124 miliardi di euro, con l’e-commerce a +74%

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
14 dic 2017

OVS, uno dei principali retailer italiani di abbigliamento fast fashion, ha chiuso i novi mesi dell’anno in crescita del 14% con vendite totali nette pari a 1,124 miliardi di euro. Escludendo il sell-in verso la catena svizzera Charles Vögele, i cui negozi hanno subito un processo di trasformazione in store ad insegna OVS, i ricavi del gruppo hanno registrato 1,031 miliardi di euro, in aumento del 4,6% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

“Contribuiscono a tale risultato sia le aperture di nuovi negozi, caratterizzati da ottime performance, sia il contributo apportato dalla rete franchising. In particolare, nei 9 mesi la rete è aumentata di 29 store a gestione diretta e altri 98 negozi, prevalentemente kids in franchising”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di OVS, Stefano Beraldo.
 
In crescita anche l’EBITDA, che tocca quota 138 milioni di euro, con un incremento del 9,6%, mentre il risultato prima delle imposte normalizzato è pari a 91,5 milioni di euro, in miglioramento del 19,2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Migliora anche l’indebitamento finanziario netto, passato da 366,6 milioni di euro a 334,8 milioni di euro ad ottobre.

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Dato molto significativo è lo sviluppo del canale e-commerce, che ha riportato un aumento delle vendite del 74% nel periodo, “risultato ottenuto anche grazie al lancio di iniziative di successo che integrano l’esperienza online con quella dei negozi fisici, e che vanno nella direzione della multicanalità e della personalizzazione dell’esperienza di acquisto, attraverso l'utilizzo dei rich data e dei nuovi progetti di single customer view e di CRM in fase di attuazione”, ha concluso Beraldo.
 
OVS, con circa 850.000 mq. di superficie di vendita e un organico di 7.000 unità, è presente in Italia e all’estero con le insegne OVS ed Upim attraverso oltre 1.400 negozi.