17 mar 2021
O bag: il Tribunale del riesame annulla il sequestro preventivo
17 mar 2021
Buone notizie per Full Spot, l’azienda veneta a cui fa capo il marchio di borse in gomma O bag, che lo scorso febbraio si è trovata al centro di un’indagine per frode fiscale che ha determinato il sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 4 milioni di euro tra conti correnti, titoli, beni e case private.
L’8 marzo, il Tribunale di Padova, presso il quale i fondatori dell’azienda Michele Zanella e Simone Dalla Libera e l’Amministratore Arnaldo Quaglia avevano subito presentato ricorso, ha annullato il decreto emesso dal Gip di Padova il 9 febbraio e deciso il dissequestro e la restituzione di tutto quanto in sequestro.
“Sono molto contento che i Giudici del Tribunale del riesame di Padova abbiano accolto la nostra domanda di ricorso. Presumo non sia stato facile per loro analizzare una storia così intensa di sviluppo e di azioni commerciali di una start-up di soli 10 anni qual è O bag”, ha commentato Michele Zanella. “Sarà difficile per noi dimenticare le umiliazioni subite in questi ultimi giorni, ma continueremo a guardare avanti, a testa alta, assieme a tutto il gruppo di lavoro che anche in questi momenti ha dimostrato di credere nei nostri valori di trasparenza e legalità. Quindi il mio pensiero va ai 450 dipendenti di O bag che dopo un anno come questo, colpito dalla pandemia, continuano a sostenere e a spingere l’azienda verso il suo progetto di consolidamento internazionale e di digitalizzazione”.
Nel provvedimento emesso, il Tribunale di Padova ha definito le condotte dei soci e amministratori di Full Spot al centro dell’indagine come scelte “di carattere commerciale e non al contrario di preordinazione all’evasione fiscale, volontà decisamente troppo anticipata, rispetto all’evoluzione, imprevedibile, della società appena costituita”. È stato inoltre dimostrato come non risultino da nessuna parte fondi neri o dormienti riferibili a società delle Cayman, né triangolazioni di denaro poco chiare, come sembrava risultare dall’indagine stessa.
“In questi anni siamo sempre rimasti a disposizione per fornire i dettagli agli organi di vigilanza, con dichiarazioni spontanee, relazioni e memorie. Ho fiducia nella giustizia e nelle istituzioni, ma mi sento di sottolineare che minare in via preliminare la credibilità di un imprenditore porti a condannare lui e la sua azienda con ripercussioni su tutte le persone che sostengono un progetto”, prosegue Zanella. “In questi anni tutte le azioni del management dell’azienda hanno avuto come finalità principale quella di creare e portare valore al brand così come riconosciuto dai nostri consumatori, questo incidente di percorso sarà ancora più di stimolo per rafforzare il progetto Made in Italy che gratifica e sviluppa un importante indotto sul nostro territorio. Guardiamo con fiducia la luce in fondo al tunnel della pandemia con i nostri progetti commerciali, il lancio della nuova SS21 e una nuova borsa ‘O bag unique’, nel nome e nel design”.
Tra i progetti dell’azienda per sostenere il proprio canale retail e wholesale, l’iniziativa Scan & Buy, un nuovo servizio in ottica omnichannel che consentirà alle clienti di O bag di acquistare online direttamente in negozio scansionando con il proprio smartphone i QRCode presenti sulle vetrine o all’interno dei punti vendita, con il vantaggio di ricevere i prodotti senza spese di spedizione.
In questo modo, gli store potranno beneficiare di una nuova esperienza di vendita e ampliare la propria offerta senza nessun tipo di investimento; grazie a un sistema di tracciamento digitale che permette di riconoscere la provenienza della vendita, infatti, l’azienda riconoscerà ai negozi che aderiranno all’iniziativa una percentuale sui prodotti venduti.
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