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Pubblicato il
3 set 2013
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NY: gli stilisti contro il circo dei vip, dimezzati gli inviti

Di
Ansa
Pubblicato il
3 set 2013

Basta con il circo delle celebrità in prima fila alle sfilate. Via Tyra Banks, Kelly Osbourne, Kanye West e soprattutto Kim Kardashian dal parterre della New York Fashion Week. Oscar de la Renta, il decano della moda newyorkese, ha dato l'esempio dimezzando la lista degli invitati al suo show per la prossima primavera-estate.

Foto Ansa


Lo stilista che ha vestito anche Jackie Onassis, uno dei più stimati e rispettati dell'industria della moda americana, ha osservato che i veri addetti ai lavori ''non devono battagliare passando attraverso 30 mila persone e 10 mila che cercano di fotografare tutte quelle persone che non hanno niente a che fare con i vestiti che mandiamo in passerella''.

L'appello per un approccio più sobrio ha toccato un nervo scoperto alla vigilia dell'inaugurazione di Fashion Week che dal 5 al 12 settembre porterà a New York migliaia di giornalisti e buyer per passare al microscopio le ultimissime creazioni di de la Renta, Ralph Lauren, Calvin Klein, Donna Karan e una novantina di altri designer più o meno noti.

E' la prima tappa di una kermesse che da New York porterà a Londra, Milano e Parigi e sul New York Times la celebre giornalista di moda Suzy Menkes ha descritto un sistema ''che sta uscendo completamente dal controllo'' con stilisti a cui viene chiesto di sfornare fino a dieci collezioni all'anno. La Menkes in un altro articolo si era lamentata di come a volte sia difficile per giornalisti e buyer entrare a un sfilata ''perché tutti i fotografi bloccano la strada fotografando persone che vogliono essere fotografate''.

Secondo la Menkes ''c'è una differenza tra essere stylish e esibizionista, e questo è il dilemma: se la moda è per tutti, è davvero moda?''. Un'industria notoriamente capricciosa è stata rivoluzionata dalla tecnologia dei social media: il giudizio di pochi addetti ai lavori che solo pochi anni orsono faceva il bello e il cattivo tempo deve ora fare i conti con la rapidità con cui immagini di nuovi stili e tendenze vengono diffuse e replicate nello spazio di secondi su Instagram e Facebook.

De la Renta, che la scorsa stagione aveva alimentato il circo chiamando a collaborare John Galliano per la sua collezione autunno-inverno, ha lanciato la controffensiva: ''Se uno show è veramente caotico a livelli circensi la gente che conta sul serio non sarà messa nell'umore migliore: volete mettere in pericolo l'esperienza dei cento che decidono con 500 che non contano niente?''.

Alcuni stilisti come John Ford già lo fanno: mostrano le loro creazioni a una platea di pochi eletti. Ma con la fame di un'audience globale abituata a immagini in tempo reale quella dell'ex designer di Gucci potrebbe non essere la risposta. Gli affari sono affari e senza ordinazioni le passerelle cesserebbero di esistere.

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