12 ott 2016
Nuovo sito e sostenibilità della filiera per Botto Giuseppe SpA nei 140 anni di attività
12 ott 2016
Il nuovo sito www.bottogiuseppe.com presenta un nuovo look, moderno e intuitivo. Suddiviso in sezioni, la forza delle immagini rende accessibile la complessa realtà produttiva dell’azienda la cui produzione si suddivide in filati, tessuti e jersey. L’obiettivo del restyling esprime il desiderio di comunicare con il mercato in modo più veloce e dinamico.

La storia del marchio ha inizio in Vallestrona nel 1876, quando il giovane Giuseppe Botto, allora operaio tessile presso il lanificio Pietro Sella, fonda con i suoi fratelli la Giuseppe Botto e F.lli; nel 1917 separandosi dai fratelli, di comune accordo con loro, fonda la Giuseppe Botto & Figli. Attualmente nel lanificio di Valle Mosso è già presente la quarta generazione della famiglia. Negli anni al lanificio si aggiunsero altre aziende biellesi e una di Tarcento, in provincia di Udine. L’azienda oggi continua a produrre filati e tessuti pregiati, occupandosi della progettazione, realizzazione e commercializzazione di tessuti e jersey per donna, uomo, in pura lana e misti lana con altre fibre nobili e filati per maglieria, aguglieria e tessitura; di recente è inoltre nata una divisione accessori.
L'attuale assetto verticale dell'azienda biellese prevede una produzione dal filato al prodotto finito, che avviene nello stabilimento di Valle Mosso e in quello di Tarcento (filatura) in Friuli, quest'ultimo attivato con l'energia idroelettrica prodotta dalla diga locale e da vaste superfici di pannelli fotovoltaici solari.

La novità di prodotto di quest'anno per il marchio di Valle Mosso (BI) è “Naturalis Fibra”, un unico corpus per generi di filati che hanno come comune denominatore la naturalità, la salvaguardia dell’ambiente e l'impegno sociale. In questa linea di prodotti, presentata a Pitti Filati poi a Milano Unica, il concetto di sostenibilità si sviluppa in tutti gli aspetti della filiera, dalle pecore, alla lavorazione alle tinture.
Dopo l’esperienza dell’anno scorso, in cui grazie alla collaborazione del marchio americano Maiyet ha sviluppato un filato “Fair” di alta qualità, sostenibile e certificato 'Cradle to Cradle' di livello Silver e in processo di arrivare a livello Gold, quest’anno è la lana la protagonista delle proposte del brand piemontese, declinata in proposte e titoli diversi: Slowool 2/58 o 2/80; Slowool light 2/48 2/30; Fairwool 2/30 e 2/48, Fair cashmere 2/28 e 2/48.

Tutta la lana proviene da pecore non sottoposte a mulesing, è prodotta da Congi azienda australiana certificata, ed è poi lavorata nello stabilimento di Tarcento. Infine, la selezione dei coloranti e di tutti gli altri ausiliari del processo sono sotto i principi della certificazione “Cradle to Cradle” nel quadro della 'Positive Initiative'. Il risultato è un filato sostenibile, di qualità, etico e rigorosamente naturale.
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