12 lug 2013
Nuovo corso per Annapurna
12 lug 2013
In occasione dell’84° Pitti Immagine Uomo, Annapurna ha voluto comunicare agli addetti ai lavori, ma anche al più grande pubblico dei consumatori, il suo nuovo corso, un ritorno alle origini con una ventata di aria fresca portata direttamente dalla collezione Primavera/Estate 2014.
In occasione del Pitti Uomo di gennaio 2013, Annapurna aveva presentato una capsule collection di capi da uomo in angora, "Noi li pettiniamo", ottenendo l’angora senza usare alcuna violenza o stress sui conigli. Pettinandoli, appunto. Qui sopra il filmato di presentazione.
Sono molti i cambiamenti introdotti di recente dall'azienda pratese, innanzitutto dal punto di vista stilistico, grazie all'arrivo di un nuovo team creativo guidato da un consulente esterno (sul cui nome la società ha voluto mantenere il più stretto riserbo), il quale ha messo un po' più in ordine il campionario interno realizzando una collezione più fresca e frizzante, per un brand che è sempre stato alquanto minimale. Una collezione in maglieria per la primavera-estate 2014 con più shorts, più bermuda e più giacche fatta di articoli tutti intercambiabili, combinabili e coordinabili fra loro.
Ma l'evoluzione del marchio toscano è anche e soprattutto strategica. Annapurna ha avviato infatti importanti operazioni di riposizionamento del marchio, sviluppato un nuovo progetto di comunicazione ed elaborato un piano di investimenti nella ricerca di prodotto, soprattutto a livello di filati nuovi, moderni e insoliti, oltre a perfezionare mirate politiche di servizio al cliente.
Nata a Prato nel 1978, su iniziativa di Aida Barni, oggi cavaliere del lavoro, e di suo marito Pier Luigi Galli, riconosciuto esperto di fibre naturali e di qualità (definito “enciclopedia del cashmere” vivente dal “Woman’s Wear Daily”), Annapurna è marchio molto rinomato internazionalmente per i suoi prodotti in maglieria di fibre nobili, soprattutto in cashmere, realizzati anche con la label Aida Barni e con l'altra linea di capi più basici, ma che utilizzano gli stessi filati delle altre due, 5+1.
Oggi sono entrati nella compagine societaria i 4 figli della Barni, con l’azienda guidata quindi dalla seconda generazione. La specialità aziendale? Il “Two Ply Light” (cashmere a due fili ritorti) del 30% più leggero rispetto a un capo con filato normale e dunque pratico anche in estate.
Curiosità: l’Annapurna è un massiccio montuoso situato nel Nepal Centrale che fa parte della catena dell’Himalaya; è il decimo monte più alto della Terra ed è l’habitat naturale delle capre del cashmere; Annapurna 1 è inoltre la prima cima oltre gli 8.000 metri conquistata da una cordata di sole donne: motivazioni, queste, che hanno spinto la signora Barni, ancor’oggi presidente e amministratore delegato di Annapurna, a scegliere questo nome in occasione della fondazione della sua azienda.
Il 1° mercato del marchio pratese è la Germania, seguito da tutti i Paesi di lingua tedesca (Austria, Svizzera,...), con il 40% del fatturato, che è stato di 8 milioni di euro nel 2012, e si prevede rimarrà stabile in questo 2013. Nel mondo, Annapurna è distribuito da 250 clienti, 80 dei quali in Germania e 30 in Italia, ed è presente in 9 nazioni (Italia, Germania, Austria, Svizzera, Canada, Belgio, Russia, Spagna e USA.
Gli obiettivi di espansione aziendali per il prossimo biennio sono rivolti ancora a una crescita sul già forte mercato tedesco, ma anche a Giappone, Russia e Stati Uniti d'America, “tutti mercati che vogliamo potenziare con nuovi agenti e distributori”, puntualizza Aida Barni.
Gianluca Bolelli
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.