30 gen 2023
Novecento Meccanografiche accelera sulla partnership con la Marina Militare
30 gen 2023
È in cerca di nuovi sviluppi, soprattutto internazionali, l’azienda di orologi e cinturini nativa digitale Novecento Meccanografiche, di Castelfiorentino (FI), guidata da Fabrizio Ciampi. Il suo giro d’affari, che l’azienda preferisce non comunicare, è salito di oltre il 20% nel 2022. La società attualmente distribuisce direttamente, solo online, i suoi orologi molto particolari e specializzati, avvalendosi di una importante licenza con Difesa Servizi S.p.A. per l’utilizzo del marchio della Marina Militare italiana.

“La Marina ci ha ‘imposto’ un prezzo al pubblico minimo di 1.000 euro e massimo di 2.000 euro per ogni orologio, che viene fatto in Italia in ogni passaggio, ma con un movimento Swiss Made. Questo ci lega molto: più del 40% di sconto ai distributori non lo possiamo fare, mentre altre aziende arrivano al 65-70%, consentendo un margine maggiore al dettagliante. Perciò operiamo principalmente vendendo in modo diretto al pubblico”, spiega a FashionNetwork.com il fondatore Fabrizio Ciampi.
Clienti italiani, francesi, inglesi e statunitensi hanno finora acquistato i segnatempo di Novecento Meccanografiche, brand nato nel 2016 (ma dalla storia avventurosa alle spalle) con il modello “Sottomarino”, strumento ad alta precisione ideato per reparti operativi subacquei e di superficie operanti nei mari. Una collezione limitata a 100 pezzi, disponibile nella versione con quadrante nero o blu notte.
Il brand nasce da un desiderio di Euro Bartalucci, diplomato disegnatore meccanico. Questi era il figlio primogenito di Bruno Bartalucci, un piccolo produttore di scarpe, scarponi, stivali ed accessori in pelle e cuoio a Castelnuovo D’Elsa negli anni Venti del Novecento, il quale diventa famoso nel fiorentino per la sua speciale vacchetta, che reingrassa personalmente, rendendo così i suoi scarponi particolarmente resistenti all’acqua, e che nel 1938, a seguito di una contatto comune, diventa fornitore di cinturini per orologi per il marchio Panerai, che collabora con la Regia Marina.

Intorno al 1939-40, Euro Bartalucci, che è un grande appassionato di orologi, viene incaricato da Panerai di costruire un prototipo di cronografo, con scala tachimetrica, in modo da poter calcolare bene la velocità delle navi avversarie. Nel suo intimo, Bartalucci progetta di aprire un laboratorio meccanico grafico di orologeria subacquea, che vuole chiamare Novecento Meccanografiche. Un sogno che rimarrà irrealizzato, perché Euro Bartalucci morirà in guerra, per le ferite riportate a seguito di un combattimento, nel 1943. Più di 70 anni dopo, il nipote di Euro, Fabrizio Ciampi, ha ripreso in mano quel progetto.
L’imprenditore fiorentino sta pensando di distribuire gli orologi Novecento Meccanografiche in una serie di corner o shop-in-shop a partire dal prossimo biennio. La strategia potrebbe riguardare clubhouse di golf, hotel di lusso, grandi resort, yacht club o navi da crociera, “ma anche Rinascente Firenze”, ipotizza Ciampi, che ha ancora un 40% del fatturato generato dall’attività nei cinturini in pelle, per la quale collabora con i 3 suoi dipendenti.
Dopo avere realizzato tra il 1992 e il 1997 cinture per segnalatori, giberne e altri accessori militari proprio per la Panerai (”Fu un caso, mi coinvolsero perché mio cognato era magazziniere lì e mi propose per questo lavoro”, riconosce Ciampi), dal 1993 Ciampi cominciò a produrre per questo storico marchio italiano anche dei cinturini per orologi, dopo che Panerai, diventato intanto Officine Panerai nel 1972, ebbe liberato i propri prodotti dal segreto militare, aprendosi all’orologeria civile. In seguito Ciampi ha cominciato a disegnare e progettare orologi per varie aziende, finendo per mettersi in proprio nel 2016 recuperando il nome che Euro Bartalucci avrebbe voluto per la sua azienda: Novecento Meccanografiche. Ancora oggi, una parte della sua produzione di cinturini è per Officine Panerai.

“Contattai la Marina per fare una presentazione dei miei primi orologi alla memoria di mio zio su una nave da guerra. Mi chiesero di venire a Roma, perché erano interessati ai miei segnatempo, in quanto volevano riportare in alto il nome della Marina Militare, dopo che il corpo era rimasto deluso dai primi orologi che aveva fatto ‘griffare’ su licenza”, racconta Ciampi. “In particolare, Palombari e Incursori di La Spezia si sono innamorati dei miei orologi, chiedendomene due modelli specifici”. Attualmente, il modello “Comsubin Palombari GOS-Gruppo Operativo Subacquei” e il modello “Comsubin Incursori GOI- Gruppo Operativo Incursori” sono anch’essi proposti in serie limitata a 100 pezzi e costano 1.990 euro al pubblico.
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