4 dic 2012
Norsa: il mercato del lusso è sempre più complesso
4 dic 2012
In occasione del Milano Fashion Global Summit a Firenze, l’AD di Salvatore Ferragamo, Michele Norsa, in linea con il tema del convegno, ha analizzato la situazione del mercato della moda e del lusso in America, Giappone e Brasile. “Decenni fa lavorare in Giappone e Stati Uniti prevedeva schemi chiari, sia in termini di acquisto, che di consumatori. Ora invece lo scenario è sempre più complesso e nel 2013 vedremo tali mercati evolvere in funzione dei differenziali di prezzo, dei flussi turistici e degli stili di consumo”, ha dichiarato l’AD.
Se gli Stati Uniti sono, per Ferragamo, il primo mercato di riferimento anche dal punto di vista culturale del consumo, il Brasile, nonostante il grande potenziale, presenta il problema di dazi doganali altissimi e rappresenta quindi ancora un presente molto relativo in termini di capacità di consumo locale. Il Giappone, invece, è un mercato che Michele Norsa vede maturo “con marginalità elevata, altamente in grado di apprezzare la qualità del lusso italiano, ma che manca di dinamismo dal punto di vista dei consumi domestici e degli investimenti. Va osservato che i giapponesi sono per noi al 3° posto in termini di consumi di prodotti Ferragamo nel nostro Paese”.
Tra le cose su cui l'azienda punta nel 2013 c’è sicuramente la crescita sul web e l’investimento nella renovation dei negozi. In tal senso Ferragamo continua a ritmo sostenuto le aperture di store negli aeroporti: “la leva per incrementare le quote di mercato del lusso è un incrocio tra viaggiatori e mercati, dobbiamo far viaggiare i valori delle nostre tradizioni” dice l’AD. “I consumatori in viaggio comprano più facilmente pelletteria che abbigliamento, anche più modelli dello stesso articolo, magari in colori diversi, perché il regalo è una forte tradizione, soprattutto per il mondo asiatico”.
Concludendo il suo intervento e parlando della situazione globale, Norsa ha sottolineato che nel 2013 ci sarà ancora grande volatilità sui mercati. "La prima parte dell'anno probabilmente sarà più lenta e faticosa, mentre nella seconda dovrebbe arrivare la ripresa. Sono queste le indicazioni che riceviamo da tutti i Paesi".
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